Holm: "Bologna è La Mecca, Karlsson aveva ragione. Vi svelo cosa mi ha insegnato Gasperini"
Le prime parole del neo terzino rossoblù classe 2000 presso la sala stampa del centro tecnico Niccolò Galli

Sull'Europa League vinta
È stato emozionante. In Europa ho capito che può succedere di tutto, anche l'impronosticabile. Le partite sono diverse e dovremo fare attenzione per tutti i 90' minuti.
Dove migliorare
Dappertutto. Devo migliorare in attacco, in difesa e anche a livello di concentrazione. Devo trovare la continuità per tutto l'arco del match.

Su Karlsson
È un mio connazionale ed ho parlato molto con lui, anche prima che arrivassi. È un bravo ragazzo sia in campo che fuori. Il primo anno in Italia è sempre difficile per tutti, è stato difficile anche per me allo Spezia. In quei casi bisogna continuare a spingere ed approfittare delle chance che l'allenatore ti dà, cosa che lui ha fatto e penso che ora Jesper sia pronto per la Serie A.
Su Gasperini ed i segreti del suo salto di qualità
Penso che quando sono arrivato in Italia fossi giovane ma non un bambino. Dovevo maturare sotto determinati aspetti e specialmente con Gasperini sono cresciuto sotto tanti punti di vista. Lui mi ha insegnato ad essere un professionista a tutto tondo e mi ha aiutato molto a curare 'aspetto mentale. Mi ha insegnato il lavoro duro e la dedizione. Quando ci si allena si fa quello al massimo senza pensare a distrazioni, mentre in altri momenti c'è spazio per altre cose.
Sulla posizione in campo
Da giovane ho giocato in tutti i ruoli, sia di contenimento sia offensivi. Tuttavia da quando ho compiuto 18 anni mi sono specializzato come terzino destro. Penso sia quello il mio ruolo, poi che sia a 5 o a 4 poco importa.