Monaco, Hutter teme il Bologna: "Hanno grandi individualità. Italiano con la Fiorentina..."
Le dichiarazioni in conferenza stampa del tecnico austriaco alla vigilia di Bologna-Monaco
Sulle esclusioni di Ben Seghir
È solo alla sua prima stagione, ha 19 anni ed è arrivato dal Marocco. Ha fatto molte partite e si è affaticato. Dobbiamo tutelare i giocatori nei momenti giusti e dargli delle pause per farli recuperare al meglio perché non abbiamo una rosa ampia. Ora sta meglio a livello di forma ma dobbiamo fare attenzione e preservarlo, per questo non sta giocando dal primo minuto.
Sui molti giocatori svizzeri di Bologna e Monaco
Aebischer è stato un mio giocatore allo Young Boys, poi ci sono Freuler, Ndoye, Embolo, Zakaria e Kohn. La Svizzera è piccola ma con grandi qualità, assomiglia all'Austria, un piccolo paese ma con un buon materiale. Gli elvetici stanno facendo bene, lo abbiamo visto anche agli ultimi Europei. Può essere una nazionale forte.
Hutter torna nuovamente sulla sconfitta con l'Angers
È stata una situazione diversa ad altre sconfitte perché nella prima frazione abbiamo sprecato molto, il che è dipeso dall'atteggiamento dei miei giocatori in mezzo al campo. Penso che abbiamo perso contro il Nizza in dieci vs undici e può succedere, ma contro l'Angers abbiamo sprecato troppo. Non possiamo accettare queste prestazioni, non possiamo giocare così e la mia squadra lo ha capito. Non possiamo perdere giocando in questa maniera, per questo sono stato molto duro in settimana con i miei giocatori.
Sull'atmosfera del Dall'Ara
Spero che ci sia una bella atmosfera e penso che ci sarà, a maggior ragione perché hanno vinto contro il Lecce ed hanno ritrovato fiducia anche in casa. Sarà la loro quarta partita e hanno solo un punto quindi per loro sarà una partita molto importante. Noi ci aspettiamo 4 mila tifosi da Monaco: ci sostengono sempre e spero di poter festeggiare con loro a fine partita.
Sugli italiani che hanno fatto la storia del Monaco
Di Vaio, Guidolin, Raggi, Ranieri. Molti italiani fanno parte della storia del Monaco, anche Marco Simone. Ho giocato contro di lui in Champions quando era al Milan: ci ho parlato, è una persona di spessore. La storia è caratterizzata da molti italiani qui, ma io cerco di scrivere la mia.
Sulla proprietà
Il nostro proprietario ha prelevato il Monaco quando era in B nel 2011 e lo ha portato a vincere il campionato francese di Ligue 1 con un giocatore come Mbappe. Il proprietario tiene molto al club, vuole sempre sapere tutto ciò che accade anche se non ci parliamo ogni giorno. Abbiamo un gruppo di sviluppo d'élite con molti giovani talenti e questa è una sua creazione: formiamo giocatori che poi arrivano in prima squadra. Lui è ambizioso e spero di portare a compimento gli obiettivi che lui ha per questo club.
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