Uno dei temi più dibattuti negli ultimi giorni è stato senza dubbio il rinvio a data da destinarsi di Bologna-Milan. Idee e posizioni diverse a riguardo dal momento che la soluzione non ha messo d'accordo tutti.

Già nei giorni scorsi vi avevamo riportato le parole di Fenucci e Scaroni in merito a questa scelta, totalmente discordanti.

Il comunicato dei giorni scorsi e le visioni differenti

Come ampiamente scritto il sindaco Lepore nei giorni scorsi aveva firmato un'ordinanza con cui è stata sospesa la partita tra Bologna e Milan inizialmente in programma per sabato 26 ottobre alle ore 18:00. Ecco il contenuto del comunicato del Comune di Bologna: 

Sabato al Dall’Ara non si giocherà Bologna-Milan. Il Sindaco, sentiti il Questore e il Prefetto, questo pomeriggio ha infatti firmato un’ordinanza con cui ordina di sospendere la partita di calcio in programma sabato 26 ottobre 2024 alle ore 18 presso lo stadio Renato Dall’Ara.La decisione è stata condivisa con la prefettura: la partita Bologna-Milan porterebbe allo stadio Dall’Ara, in via Andrea Costa e quindi nei pressi dell’area più critica della città, circa 35.000 persone, con conseguenti problemi di ordine pubblico per la presenza della tifoseria e la chiusura del traffico in tutta la zona circostante sin dal primo pomeriggio e fino alla notte

Nonostante ciò la Lega Serie A stava cercando una soluzione per far disputare comunque il match, come riportato da Cronache di Spogliatoio. Successivamente, esclusa anche la possibilità di giocare in campo neutro, è arrivata l'ufficialità sul rinvio della partita a data da destinarsi.

Michael Aebischer e Rafael Leao
Michael Aebischer e Rafael Leao (ph. Image Sport)

Tuttavia questa soluzione non è andata giù a diversi personaggi. In quest'ottica bisogna segnalare quanto dichiarato dal noto giornalista Andrea Longoni nel suo editoriale per Milan News.

Longoni non ci sta: “Asterisco pesantissimo”

Ecco un estratto di quanto scritto da Longoni:

Sono stati giorni amari, gli ultimi, con il Milan che non è sceso in campo e ha guadagnato un asterisco in classifica. Massima solidarietà verso Bologna e la sua gente, ma la gara si poteva, o meglio si doveva giocare tranquillamente in un altro stadio. La verità è che il Club rossoblu non ha voluto rinunciare al ricco incasso garantito da una partita di cartello: ha tutelato le sue casse. Mentre il Milan non l'ha tutelato nessuno. Non lo ha fatto la Lega Calcio, che dalla volontà netta di giovedì sera di far disputare la partita su un campo neutro, ha fatto passare la linea del Bologna. Nonostante un calendario terribilmente fitto e senza date utili prima di una vita. Per Casini pareva brutto imporre la scelta di giocare in un altro stadio ai due Club: no comment. Il Milan non è stato tutelato nemmeno dalla sua stessa dirigenza. Con Scaroni, presente in Lega, in poche ore siamo passati dal "Non mi sono occupato del tema" (detto dal Presidente, fa un po' specie) al "Si gioca, a porte chiuse o da un'altra parte", al "Di fronte all'ordinanza del Sindaco abbassiamo la testa".Dimostrazione di scarsissimo peso politico. Un altro grande Club avrebbe preteso lo spostamento in altra sede della partita, altro che abbassare la testa. Oltre al pericolosissimo precedente che si crea, il danno è evidente. L'asterisco con distacchi già siderali è un macigno dal punto di vista psicologico: martedì la squadra arriverà alla gara contro il Napoli a meno 8. Pesantissimo. Le assenze di Reijnders e Theo Hernandez, da scontare contro la squadra di Conte, poi, sono un ulteriore brutto colpo.

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