La stagione ha da poco aperto i battenti, sono infatti solamente nove le partite disputate fra tutte le competizioni e dalle parti di Bologna, all'entusiasmo della stagione scorsa con Thiago Motta ha fatto seguito un filo di allarmismo e disfattismo…Nell'analisi che sto per sottoporvi cercherò di fare chiarezza sulle due stagioni, anche in relazione ai valori totalmente differenti delle rose a disposizione dei due tecnici.

Proprio per quest'ultima ragione, ogni paragone con la vecchia storica stagione passata, rischia di rivelarsi dannoso proprio per i differenti valori in campo. E' vero che l'inizio di stagione da parte dei ragazzi di Italiano non è stato eccellente, ma è altrettanto vero che ci sono delle variabili (una soprattutto) che è importante sottolineare quando si fanno le valutazioni.

Bologna: la differenza di valori tra la rosa di Thiago Motta e quella di Italiano

La stagione passata è stata segnata da una gloriosa cavalcata che ha portato i felsinei ad una storica qualificazione in Champions League, a distanza di quasi sessant'anni dall'ultima volta. Parte integrante di una stagione costellata di successi sono stati senza ombra di dubbio, Lewis Ferguson, Riccardo Calafiori e Joshua Zirkzee.

Lewis Ferguson e Joshua Zirkzee
Lewis Ferguson festeggia con Joshua Zirkzee dopo la rete all'Atalanta (ph. Image Sport)

A questo proposito è bene sottolineare come Italiano, per ragioni differenti, non ha avuto a disposizione nessuno di loro: lo scozzese per infortunio, il centrale e la gemma olandese per ragioni di mercato. Chiaro quindi che all'interno della rosa a disposizione di Thiago Motta il peso specifico di questi tre calciatori sia stato assolutamente rilevante. Le circostanze, in tempi differenti, hanno portato il Bologna a privarsi di tutti e tre, è inevitabile perciò che questo costituisce certamente un malus, a prescindere dall'allenatore.

Questo è chiaramente un discorso applicabile in qualsiasi tipo di realtà, anche di squadre di primissima fascia. E' quasi inevitabile, che dovendo fare a meno dei propri migliori interpreti, il livello si abbassi, almeno inizialmente. Anche perché bisogna dare il tempo ai nuovi di ambientarsi e capire bene il campionato.

Del resto quest'ultimo aspetto a Bologna si è già verificato: Zirkzee prima di diventare titolare fisso, ha fatto quasi un anno alle spalle di Arnautovic. Lo stesso Castro lo scorso anno non aveva tutto queste opportunità,  e chissà che lo stesso non possa ripetersi anche con Dallinga.

Santiago Castro
Santiago Castro esulta dopo il gol all'Atalanta (ph. Image Sport)

E' chiaro quindi come il valore, almeno attuale, delle due rose a disposizione di Thiago Motta ed Italiano sia totalmente differente… E magari ,se l'ex Fiorentina avesse avuto clamorosamente a disposizione tutti e tre i giocatori, oggi probabilmente si sarebbero vissute altre sensazioni.

Serve quindi calma, soprattutto nei giudizi, e avere fiducia in Italiano, dal momento che la storia recente è più che positiva.

Fiducia in Italiano: la sua storia recente

Come appena dichiarato la storia recente del tecnico parla chiaro, soprattutto alla Fiorentina. Tre finali disputate, di cui due europee, non devono certo passare per routine, specialmente se si analizzano i risultanti recenti del club gigliato…Anche allo Spezia il suo lavoro è stato encomiabile, avendo portato alla ribalta diversi giovani. Tempo e fiducia dunque, soprattutto in Italiano.

Seppur il valore della rosa sia cambiato, bisogna allontanare gli inutili allarmismi, l'allenatore ha già dimostrato nelle precedenti esperienze il suo valore. I presupposti per risalire la classifica ci sono: bisogna già iniziare da questo sabato a Marassi contro il Genoa.

LEGGI ANCHE: Il Bologna soffre gli addii di Calafiori e Zirkzee": Capello ha la ricetta giusta

 

 

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