Bologna: party abusivo in zona Fiera, danneggiato capannone abbandonato
I controlli della Polizia hanno portato all'identificazione di 200 persone. Sequestrata parte dell'attrezzatura utilizzata per la diffusione sonora
CRONACA - “Sound of Freedom, non si può fermare il suono". Lo slogan è scritto su un cartello a sfondo nero, appeso alle cancellate di un edificio industriale abbandonato in zona Fiera, a Bologna.
Lo stabile, situato tra via Calzoni e via Stalingrado, è stato il teatro di un party abusivo di fine anno all'insegna della musica techno, che porta il titolo dello striscione. Un rave che si è concluso nel tardo pomeriggio di mercoledì 1 gennaio.
Gli occupanti hanno organizzato l'evento contro il ddl sicurezza e l'inasprimento delle norme per contrastare i raduni illegali.
Stando alle ricostruzioni, i festeggiamenti sarebbero cominciati già nella tarda serata di lunedì 30 dicembre, quando un centinaio di persone avrebbe forzato i cancelli di ingresso dell'edificio, un capannone industriale da anni in stato di abbandono.
La Polizia ha identificato oltre 200 partecipanti all'evento durante un corteo spontaneo che è scaturito dopo il deflusso dall'area, elevando anche 6 sanzioni per violazioni del nuovo Codice della Strada.
Ma gli aderenti sarebbero stati circa 800: gran parte delle persone provengono da diverse Province dell'Emilia-Romagna, alcuni arrivati a Bologna da altre Regioni del Centro e del Nord Italia.
Un sopralluogo del capannone utilizzato per la festa ha evidenziato il danneggiamento degli infissi e l'imbrattamento delle pareti interne ed esterne.
Sequestrata ai fini della confisca una parte dell'attrezzatura audio utilizzata per la diffusione sonora.
Le posizioni degli abusivi sono attualmente al vaglio della Digos e della Divisione Anticrimine.
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