Fabregas: "Roma non è stata costruita in un giorno. Ecco cosa ho detto ieri a Belotti"
Le parole del tecnico spagnolo al termine di Como-Bologna
Sul suo imprinting al Como
Io sono molto pesante e i giocatori stanno assorbendo tutto. Le Nazionali ci hanno preso tempo in questi giorni, io sono esigente ma non posso essere stupido da pensare che in un giorno o due possiamo essere la squadra che vogliamo essere tra quattro mesi.
Su Fadera
Sinceramente stavo già cercando da gennaio dell'anno scorso un giocatore con le sue caratteristiche. Questo è stato un nostro merito perché l'anno scorso lo abbiamo fatto senza un giocatore di gamba come lui. Cercavamo un giocatore così fisico che fa la differenza uomo su uomo perché ci dà un'altra alternativa quando siamo pressati, serve un giocatore che detta la profondità.
Sulla posizione di Paz e Strefezza che ha imbrigliato il Bologna
Abbiamo cambiato modulo cercando di impostare a 2 con Sergi e Perrone e a 3 con l'aggiunta di Paz. Avevamo preparato di giocare in mezzo al loro playmaker e tatticamente come allenatore mi sono sentito soddisfatto perché la squadra era in controllo della gara. Dovevamo trovare Nico Paz e Strefezza tra le linee e poi trovare Fadera e Iovine sull'esterno per cercare la superiorità numerica. Però ripeto siamo mancati troppo spesso nella scelta finale. I ragazzi sentono di essere forti e l'ho visto in spogliatoio. Sanno di meritare i tre punti e se continuano così arriveranno presto.
Sull'impatto con la Serie A
Mi aspetto di vincere ogni partita, so che non è facile e so di chiedere molto ai giocatori, ma secondo la mia opinione è molto difficile giocare nella maniera che vogliamo. Per ora sono felice: credo in questi giocatori e in quello che facciamo in allenamento, siamo sulla strada giusta e continueremo.
Su Belotti
Ho parlato con lui ieri mezzora prima dell'allenamento. Penso che merita di sapere la verità prima degli altri per la carriera che ha fatto. Ho un rapporto umano e dico le cose in faccia, sono onesto. Delle cose si parla faccia a faccia. Ho parlato con lui con molta serenità. Oggi nessuno parla di te, domani sei un fenomeno. Andrea si allena con la mentalità giusta, rimane per allenarsi sulla finalizzazione chiedendomi consigli. Penso che possa dare di più, è vero. Oggi ho pensato che fosse un momento di farlo entrare quando ci saremmo abbassati. Tuttavia arriverà il suo momento, sono tranquillo perché è l'italiano con più gol in Serie A ora che è andato via Immobile. I ragazzi lo guardano e lui deve essere un esempio. Sarebbe facile per lui lasciarsi andare, ma invece è un giocatore giovane, campione d'Europa con l'Italia e deve dare l'esempio perché il suo momento arriverà.
Su cosa migliorare
Dobbiamo ancora migliorare in tante cose. Due anni fa tutto quello che sta succedendo a questa società non era immaginabile. Stiamo crescendo in fretta, dobbiamo credere in quello che facciamo. Quando andiamo in blocco basso facciamo tanta fatica nell'uno contro uno, però Roma non è stata costruita in un giorno. Soffrire e lavorare, lavorare e soffrire come mi ha insegnato Conte.
LEGGI ANCHE: Italiano: "In Serie A 13 cambi di allenatore, non siamo gli unici imperfetti. Su Dallinga..."