Stefano Torrisi: "Sono certo che il Bologna giocherà in Europa. Su Calafiori..."
L'ex rossoblù Stefano Torrisi ha parlato del momento magico del Bologna di Thiago Motta e dell' Europa.
La preoccupano di più partite come Salernitana, Frosinone e Monza o gli scontri diretti con Roma e Juventus?
Non mi preoccupa nulla, mi godo le gare perché questa è una squadra che gioca bene e allo stesso modo con tutte, prova a fare la sua partita, con un livello di fiducia, di piacere per il gioco assoluto.
Neppure i rumors di mercato la preoccupano?
No, anzi mi fanno piacere. Se. condo me questo rischio non esiste. I ragazzi giocano con un entusiasmo che manifesta totale distacco dalla chiacchiera che c'è fuori dal campo. Ci sono passato: quando sei sereno vincente sai che le occasioni arriveranno e le valuterai, ma non distraggono. E poi meglio questa situazione, perché ti cercano se sei bravo e la tua squadra va bene, se no non ti vuole nessuno. Aggiungo che sono pure curioso di vedere come va a finire: se arrivi quarto, e ti cerca la Roma arrivata quinta che fai? Ti giochi la Champions e la carriera per puntare a qualcosa di più o vai? Non è mica cosi scontato.Ma è scontato che i nostri giocatori li vorranno in tanti, questo sì: dalla Premier, dalla Bundes, dalla Liga e dalle nostre big.
Quello che vorrebbe più di tutti?
Calafiori, non ho dubbi: perché da esterno si è scoperto centrale. Adoro la sua parabola da giocatore considerato di seconda fascia: ha gamba, forza, letture, è in fiducia piena ed è la dimostrazione che si può lavorare su giocatori di seconda fascia e farli diventare di prima, se non di primissima. Lo preferisco persino a Bastoni, perché il centrale dell'inter copre 40 metri di campo, Calafiori 60. E forse ne ha anche 10 in più di margine.
Il Bologna, lotta per conquistare un posto nella prossima Champions, il Sassuolo per la salvezza. Ma il Parma può tornare in serie A, Reggiana e Modena sono a buon punto sul cammino salvezza e il Cesena è vicino al ritorno in B.
Si sta risvegliando qualcosa in qualcosa nella nostra regione, che ha il calcio nel dna. Aggiungo che manca qualcosa: il ritorno del Ravenna in C. Ci lavoriamo. Sono direttore tecnico del Ravenna, acquisito dal gruppo Cipriani, che affiancherà la vecchia proprietà fino all'estate. Sono stato a Casteldebole un mese fa per capire se ci siano margini per una collaborazione. Ho ricevuto disponibilità: ma prima dobbiamo superare il Carpi, riprenderci il primato e tornare in serie C: lavoriamo per questo.
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