Il difficile avvio con il Bologna

Quando sono arrivato ero in un momento fantastico della carriera. Giocavo e segnavo: nel campionato olandese, in Europa League, in Conference. Poi ti ritrovi in un posto nuovo e non funzioni. Ho imparato molto da questo periodo difficile. Quando ti capita qualcosa di brutto tutti reagiamo in modo diverso. Ero scioccato all’inizio e ancor più quando vedevo il conto delle presenze: zero, zero, zero, sempre zero. E forse non ho reagito nel modo migliore, mi sono abbattuto.

Il rapporto di Karlsson con Thiago Motta

Non riuscivamo a comunicare. Io non parlo italiano, lui con l’inglese non era a suo agio. Per la prima volta ho vissuto un’esperienza simile.

L'esperienza in rossoblù

Se avessi avuto il dubbio di non essere abbastanza forte per giocare in questo club o in serie A avrei preso un’altra strada. Ma ho sempre creduto che il momento buono sarebbe arrivato. Ho fatto esperienza pure stando fuori: ho imparato a conoscere il campionato, ho capito l’importanza della componente fisica e della fase difensiva. Non bastano le capacità tecniche, so di dovermi completare.

Thiago Motta
Thiago Motta (ph. Image Sport)

Problemi con Thiago Motta?

È il passato, non credo sia utile tornarci sopra. Io non avevo problemi, l’unico era che non giocavo mai.

Cambiamenti dallo scorso anno?

No, la stessa fame l’avevo l’anno scorso. Lavoro duro come ho sempre fatto, la differenza è che ora sono sano.

Il rapporto con i compagni di squadra

Mai. I compagni mi sono stati sempre vicino. Ogni giorno che arrivo qui sono felice di vederli, mi hanno sempre sostenuto, dei grandi.

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