Dopo la vittoria del Bologna contro il Torino, Eraldo Pecci ha rilasciato un’intervista a Il Resto del Carlino, in cui ha elogiato la crescita della squadra rossoblù, il lavoro della società e alcuni singoli protagonisti. L’ex centrocampista ha parlato anche del momento difficile di Thiago Motta alla Juventus ed ha evidenziato il buon operato del Bologna in fase di mercato e programmazione.

Il Bologna diverte 

Pecci ha commentato il successo del Bologna contro il Torino, sottolineando come la squadra di Italiano abbia espresso un gioco piacevole e abbia meritato la vittoria.

Al Dall’Ara c’è stata una squadra che ha giocato meglio e una che ha giocato peggio. E la vittoria è andata a chi ha giocato meglio, cioè al Bologna

Sui rischi corsi dai Rossoblù, Pecci ha aggiunto:

È la storia della coperta corta: se vuoi coprire i piedi resta scoperta la faccia. Tradotto: se vuoi attaccare sempre qualche rischio dietro inevitabilmente lo corri. Però questo Bologna gioca e diverte, la gente torna a casa dallo stadio felice. Diciamo che è una squadra che la gente si gode

I giocatori fanno la differenza

Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano (ph. bolognafc.it)

Parlando del lavoro di Vincenzo Italiano, Pecci ha riconosciuto i meriti dell'allenatore rossoblù, pur sottolineando che il vero valore aggiunto è rappresentato dalla qualità della rosa.

Italiano sta facendo il suo, ma io continuo a pensare che siano i calciatori a fare la differenza. In estate il Bologna ha perso due o tre dei suoi pezzi migliori ma l’ossatura è rimasta. Ed è una buona ossatura, altrimenti non sarebbe andato in Champions

La Champions ha dato grande forza

Secondo Pecci, il percorso europeo del Bologna ha avuto un effetto positivo sulla squadra, rafforzandone la mentalità e il carattere.

Positivamente. Si dice sempre che la Champions porti via energie, al Bologna è successo il contrario. Giocare partite importanti, in stadi importanti, contro grandi squadre le ha dato una forza mentale che sta tornando molto utile

Su Castro e Lucumì

Santiago Castro
Santiago Castro esulta dopo il gol all'Atalanta (ph. bolognafc.it)

L’ex centrocampista ha poi analizzato le prestazioni di alcuni giocatori chiave della squadra, come Santiago Castro e Jhon Lucumì, lodandone le qualità ma evidenziando anche qualche aspetto su cui migliorare.

Posso dire di lui quello che dico di Retegui: non pensavo che potessero diventare protagonisti in Serie A in così poco tempo. Non sono dei Boninsegna, dei Pulici o dei Paolo Rossi, ma stanno facendo la differenza. Due sorprese, devo ammetterlo

Lucumì, ultimamente ‘spugnetta’ un po’ troppo col pallone tra i piedi: ma è da top club. E non è il solo

Su Thiago Motta

Parlando del momento della Juventus, Pecci ha espresso un giudizio netto sul lavoro di Thiago Motta, sottolineando le difficoltà incontrate dall’ex allenatore rossoblù.

Vedremo se andando avanti Thiago migliorerà, ma per ora il suo è un fallimento. La squadra non gioca bene nonostante la società abbia speso un sacco di soldi. I nuovi acquisti stanno facendo fatica, non c’è un leader, non c’è una formazione base. È una Juve a metà del guado, ma se uno guarda ai tanti punti in meno che Motta ha rispetto ad Allegri…

Il Bologna è meglio della Juventus

Secondo Pecci, il Bologna attuale non ha nulla da invidiare alla Juventus e, in caso di scontro in Coppa Italia, il confronto pende a favore dei rossoblù.

Oggi il Bologna è un po’ meglio della Juve. Poi, si sa, in partite così importanti la Juve ha tanti giocatori che possono fare la differenza: ma questo Bologna non ha nulla da invidiare ai bianconeri. Anche sul piano dei bilanci: guardate quanti soldi ha speso la Juve in estate e quanti ne ha spesi il Bologna

Sulla la dirigenza rossoblù

L’ex centrocampista ha poi sottolineato i meriti della società e della dirigenza per il percorso di crescita della squadra, elogiando il lavoro di Sartori e dell’intera dirigenza rossoblù.

Bravo Sartori, ma bravi tutti: Saputo, Fenucci, Di Vaio. In estate guardate quanti soldi ha speso la Juve e a quanti ne ha spesi il Bologna. Se n'è andato un allenatore che aveva fatto qualcosa di storico, ne è arrivato un altro e continuano ad arrivare i risultati. Questo vuol dire una cosa sola: che c'è una rosa molto forte

Il Bologna ha una sua forza

Infine, Pecci ha espresso il suo parere sulle prospettive future della squadra, affermando che un altro piazzamento europeo potrebbe sancire definitivamente il Bologna come una realtà di alto livello nel calcio italiano.

ll Bologna oggi non può pretendere di combattere lo scudetto all’Inter, ma ha una sua forza e una sua dignità. Evidentemente, per tornare al confronto col Torino, Saputo ha seminato meglio di Cairo.

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