Bologna, Ferguson: "Motta e Italiano hanno la stessa mentalità: creano un calcio propositivo"
Ecco la lunga intervista a Lewis Ferguson rilasciata a Il Resto del Carlino
Sono quattro mesi che il Bologna aspetta con ansia il rientro di Lewis Ferguson. Lo scozzese, dopo una stagione da sogno, ha dovuto rinunciare al tanto atteso Europeo con la sua Scozia. Inoltre, seguirà da spettatore le prime partite di Champions League del suo Bologna, visto che il suo rientro è previsto tra circa due mesi. Intervistato da Il Resto del Carlino, il numero 19 del Bologna ha raccontato le sue emozioni vissute con la maglia rossoblù.
Quattro mesi dall'intervento
Sto bene. Sono trascorsi quattro mesi dall'intervento, ho ricominciato ad allenarmi fuori sul campo. Ogni giorno che passa mi sento più forte. Fortunatamente non manca molto. Speranze di vedermi al debutto in Champions? Impossibile. Spero di essere pronto in un paio di mesi, a fine ottobre. Ma vedremo come vanno le cose, come rispondo agli allenamenti.
Giornata tipo
Sono sempre a Casteldebole, mattina e pomeriggio: arrivo alle nove e vado via alle sei, dal lunedì al venerdì. Quando devi recuperare da un infortunio, hai meno tempo libero di quando ti alleni. Torno a casa stanchissimo, mangio e mi riposo un po'. Sempre tenendo il ghiaccio sul ginocchio.
Un estate difficile
Ho passato un'estate dura. E' stato durissimo saltare gli Europei, ci tenevo tantissimo. Poi vedere la mia Scozia in difficoltà e non poter fare nulla… è stato davvero frustrante.
La voglia dei tifosi di rivedere Ferguson
Quando perdi una partita, è normale che i fan pensino a chi non c'è. Il popolo rossoblù è fantastico: non vedo l'ora di ripagarli. Ma non voglio affrettare il mio rientro. Tornerò quando sarò realmente pronto: spero il più presto possibile per aiutare la mia squadra.
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