Bologna, Villa "saluta" Zirkzee: "Gli incedibili sono altri"
Le parole dell'ex centrocampista del Bologna sul futuro dei rossoblù
Sartori
Forse vi dimenticate che è rimasto Sartori, che a Chievo e all'Atalanta di mestiere ha sempre fatto questo: venduto benissimo e sostituito ancora meglio calciatori che sembravano imprescindibili.
Nuovo inizio a Casteldebole
Per le caratteristiche che ha e per quello che ha dimostrato in carriera Italiano è l'allenatore più vicino a Motta: non si fissa con moduli né con i calciatori, che cambia spesso e volentieri. Per me è adatto all'ambiente di Bologna e ha tutto per fare bene. In Champions fare bene significa passare la fase a gironi ed entrare le prime ventiquattro: obiettivo che ritengo raggiungibile. E in campionato arrivare tra le prime sei-sette, che vorrebbe dire rifare la Champions League o qualificarsi per l'Europa League. Prevengo l'obiezione. Non sarebbe un passo indietro rispetto al quinto posto della scorsa stagione? No, non lo sarebbe. Perché chi è arrivato dietro al Bologna, penso alla Lazio, ma soprattutto al Napoli, si sta attrezzando alla grande per fare una stagione ai vertici.
I mancati riscatti di Saelemaekers e Kristiansen
Saelemaekers tutto il suo potenziale non l'ha espresso neanche quando ha vinto lo scudetto al Milan. Qui quante partite ha fatto davvero bene? Sei o sette in tutto. Kristiansen è un buon terzino, ma se è vero che riscattarlo costava quattordici milioni con un quarto di quella cifra Sartori può trovarne uno migliore.
Centravanti
I soldi veri li spenderei nel centravanti: di bravi e a buon mercato in giro ce ne sono pochi e chi li ha se li tiene stretti. Di sicuro attaccanti italiani che fanno la differenza non ce ne sono.
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