Bologna, Beukema si racconta: da Thiago Motta alla passione per il gaming
Il difensore rossoblu Sam Beukema si è raccontato in esclusiva a Coronache di Spogliatoio
Il difensore rossoblu Sam Beukema ha raccontato di sé in esclusiva a Cronache di Spogliatoio affrontando temi tra passato e presente, nonché raccontando temi legati al profilo personale, dentro e fuori dal campo, tra cui le sue passioni e il rapporto con i compagni. Un'ottima occasione per conoscere più a fondo uno dei giocatori più preziosi della stagione in corso.
Riportiamo di seguito le sue parole.
L'impatto di Thiago Motta, l'arrivo di Italiano
Si parte dal passato, con un accenno all'ex allenatore del Bologna Thiago Motta, che definisce come un innovatore:
"All’inizio era strano per me: mi chiedeva di andare a centrocampo, e io pensavo ‘ma sono un difensore centrale!’. Poi ho capito il suo modo di giocare e ho imparato a guardare dietro le spalle, migliorando come giocatore in generale. Con compagni come Lucumí e Calafiori ho capito quanto unico fosse il suo approccio."
In particolare, sottolinea il ricordo della partita contro il Torino:
"Abbiamo preparato un’azione in allenamento che poi ha funzionato in partita: Calafiori ha dribblato dentro, mi ha passato la palla a centrocampo, l’ho data a Fabbian ed è stato gol. Vedere la soddisfazione del mister e dello staff è stato speciale."
Si passa poi all'arrivo di mister Vincenzo Italiano e il bisogno di interpretare in modo diverso il proprio ruolo. Ecco le sue parole:
"Anche con Italiano difendiamo a uomo in certe situazioni, ma c’è una linea difensiva più alta. Sono differenze nei dettagli, ma la filosofia non è cambiata tanto. All’inizio gli ho chiesto cosa avremmo fatto questa stagione, facciamo come l’anno scorso o ci saranno differenze?
Ci ha spiegato il modo di giocare, non è cambiato tanto. Adesso secondo me stiamo facendo bene, molto meglio dell’inizio.”