Signori sicuro: "Il Bologna sta mostrando una cosa evidente"
Così l'ex attaccante a La Gazzetta dello Sport, nel giorno del derby tra Parma e Bologna

Lei non torna ad allenare?
Ho il patentino dal 2010. Potevo anche allenare la nazionale. Poi, nel 2011…
Il caso su calcio-scommesse. Dieci anni in cinque parole?
«Terribili. Ingiusti. Pieni di sofferenza. Un altro vocabolo è solitudine: non che mi abbiano lasciato solo, nessuno mi ha abbandonato ma ero io che mi sentivo inutile in tutto, per tutto. Quinta parola, attesa: sono stati anni interminabili, anche di silenzio, certe cose ti logorano dentro, la vita, il sonno, lo stato d'animo. Era il febbraio 2021 quando mi hanno assolto con formula piena. Dieci anni che nessuno mi ridarà: che mi hanno piegato ma non spezzato. Mai. E lì ho fatto una selezione naturale: ho capito chi è un amico vero e chi no. Ora, pochi ma buoni.
Le piace il VAR?
Ci fosse stato avrei venti gol in più…
Tornerebbe anche in un settore giovanile?
Certo. I bambini mi piacciono, mi diverto a insegnare tecnica individuale e collettiva. È gioia. Anche i rigori? Noooo (sorride), per quelli è presto.
Ma se la chiamano, torna davvero?
Rispondo…
LEGGI ANCHE: Parma-Bologna, le ultime di formazione: è ballottaggio Calabria-De Silvestri