Bologna, Julio Cruz sicuro: "A Italiano serviva tempo. Castro trascinatore"
L'ex attaccante Julio Cruz ha rilasciato un'intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport
Bologna-Inter finisce in parità: i rossoblu trovano la loro personalità
La prestazione dei rossoblu sul campo dell'Inter ha sottolineato come la squadra possa tenere testa anche alle più grandi, reggendo il gioco fino all'ultimo minuto. “Testa alta: è l'immagine perfetta. Il Bologna non solo non ha paura dell'Inter pur giocando a San Siro, ma ha giocato come se tutto fosse alla pari, dal primo all'ultimo, pur riconoscendo ai nerazzurri due assenze importanti come Calha e Mkhitaryan.”
Un cambiamento decisamente importante rispetto ad inizio campionato: “Serviva recuperare giocatori, serviva tempo affinché chi c'era imparasse le volontà del tecnico e chi arrivava dal mercato che si inserisse. Lo dissi in tempi non sospetti: dategli tempo, Italiano mi è sempre piaciuto e si vede che ha la capacità di dare una personalità alle proprie squadre. Ha sempre fatto così."
Va sottolineato che Vincenzo Italiano ha cambiato alcuni aspetti del suo gioco rispetto a quando lavorava in viola: “Alcune cose si. M soprattutto si vede che ha lavorato tanto sull'avversario, ha studiato la gara. Motta magari era più attendista, e il suo bel calcio fatto a Bologna non va cancellato, ma il Bologna di oggi non si è mai messo dietro, è sempre andato a stanare l'avversario. E ha fatto la partita. Motta ha fatto un grande lavoro a suo modo, Italiano ha creato il proprio secondo i suoi principi. E' visibile.”
E in pochi, a inizio anno, credevano di riuscire a compiere una campionato simile e ritrovarsi in quella zona di classifica dopo 19 gare: “Pochissimi, me lo ricordo. Ma non ha mai abbandonato, anche a San Siro, due concetti: fare calcio veloce e coi giocatori sempre in movimento.”