Bologna, Dominguez si racconta: "Ecco perché credere in questo Bologna"
L'attaccante rossoblu classe 2003 ha rilasciato un'intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport
Il gioiellino argentino del Bologna Benjamin Dominguez si è raccontato in un'intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport, partendo dal suo passato al Gimnasia e arrivando al suo presente sotto le Due Torri.
Riportiamo di seguito le sue parole.
Sul suo passato e il sogno di incontrare Maradona
Al tempo, nella stagione 2019-20, Diego Armando Maradona era l'allenatore del Gimnasia, la ex squadra di Benjamin Dominguez: “Un giorno finisco l'allenamento e mi decido. Vado a conoscerlo. Purtroppo lo manco per poco: era già andato via. Poi scoppiò la pandemia e non ho mai più avuto la possibilità di conoscerlo. L'ho solo visto da lontano, che dispiacere." Prosegue: “Se ci fossi riuscito gli avrei detto ‘Piacere, mi chiamo Benjamin Dominguez, sono nelle giovanili del Gimnasia e tu sei Dio’ e avrei avuto la pelle d'oca. Il giorno in cui è arrivata la notizia della sua morte io e i miei fratelli abbiamo pianto tantissimo.”
Il suo presente a Bologna
Il suo modo di giocare fa capire che il giovane classe 2003 non abbia paura di nulla e, anzi, sia coraggioso in ogni giocata: “Perché dovrei avere paura? Non so che cosa sia. Faccio quello che avrei voluto fare da quando sono nato. O calcio o niente, me lo sono sempre detto. E in una squadra forte.”
I tifosi rossoblu si sono innamorati facilmente del talento del giovane argentino: “Me lo ha detto anche Lollo De Silvestri una volta: la gente dice che sei forte. E io ho solo un obiettivo: ricambiare l'affetto giocando bene.”
Purtroppo il suo debutto con la maglia del Bologna (contro il Genoa) è stato segnato da un gol annullato: “Fu un bel gol, davvero. Ma prima la colpii con la mano. Quel giorno mi è stata data l'opportunità di giocare da titolare e credo di averla sfruttata, anche se poi avrei dovuto fare meglio.” In questo Italiano lo aiutò, sottolineando la sua fiducia nei confronti del ragazzo: “Quando non mi faceva mai giocare mi disse ‘Necer give up’ mi raccomando, non mollare mai.”