Dzemaili: "Non facile rimpiazzare Zirkzee, Calafiori e Saelemaekers. Contento per Saputo"
Le parole dell'ex centrocampista rossoblù sulla squadra di Vincenzo Italiano
Intervistato da Il Resto del Carlino, l'ex centrocampista del Bologna Blerim Dzemaili ha parlato dei rossoblù di Vincenzo Italiano. Oltre all'esordio in Champions League, Dzemaili ha detto la sua sulle italiane in Europa e sulla Nazionale di Spalletti
Sul nuovo format della Champions League
Bella domanda. La vecchia aveva un suo fascino, non so se la scelta di cambiare derivi dalla pressione della Superlega. Però per valutare le cose bisogna sempre aspettare i fatti, i risultati nel senso dello spettacolo. Scopriremo presto se davvero siamo di fronte a una novità, per me la Champions era bella come era prima. Ora sembra un altro campionato e il campionato ce l'hai già nel tuo paese.
Somiglianze con la Superlega
Mi sembra abbastanza chiaro che abbiano accelerato in questa direzione, la cosa più difficile sarà per noi che la dobbiamo spiegare, perché è difficile far capire che ogni squadra gioca contro otto avversarie diverse. Magari mi avranno davanti club contro i quali non ho neanche giocato. Di buono c'è che con tante partite si riduce il peso di un colpo di fortuna o di un arbitraggio negativo.
Le italiane
Dipende un po' da come sarà il percorso del Milan, perché ha tanta qualità. Bisogna capire quando Ferguson potrà riprendere in mano la squadra, perché ha dovuto provare a mettere dentro la sua mentalità. Anche la Juve non si deve mai nascondere, soprattutto adesso che ha iniziato con un allenatore che sa fare bene le cose, l'ha dimostrato a Bologna. E poi c'è l'Atalanta, come diceva Klopp è come andare dal dentista, è sempre una squadra difficile da affrontare. Le italiane hanno delle chance, al Bologna dico che se la deve godere perché è riuscita a portare una squadra di provincia in Champions, è una cosa bellissima.
Il rischio di trascurare il campionato
Il Bologna dovrà avere un occhio anche alla Serie A, è ovvio che rischi di pensarci meno quando sei in Champions, mentalmente ognuno di noi pensa alla cosa più gloriosa, più bella. E un calciatore vive per questi momenti. Non è facile rimpiazzare Zirkzee, Calafiori e Saelemaekerss, puoi farlo solo con il gruppo. Ma sono contentissimo per Saputo e per la sua famiglia, finalmente lui e la società vengono ripagati per il lavoro straordinario che hanno fatto.
La mentalità di Saputo
In Canada ho trovato una società costruita bene, è questa la cosa che chiedono le proprietà straniere, soprattutto quelle americane. A Bologna Fenucci, Di Vaio, prima Bigon, ora Sartori hanno sempre attuato una gestione attenta. E negli ultimi due anni Saputo è stato molto presente, si è visto subito il risultato, lo so benissimo quanti soldi ci abbia messo e sono davvero contento per lui, la sua è una famiglia di gente seria.