Orlando: "Ai bolognesi non va mai bene niente. Firmerei per un posto in Conference League"
Le parole dell'attore bolognese in merito alla squadra di Vincenzo Italiano
Tra una metafora e l'altra che collega pallone e cinema, l'attore bolognese Orfeo Orlando ha detto la sua sulla qualificazione in Champions del Bologna. Orlando ha toccato anche il tema dell'allenatore e del campionato, spiegando come vede la stagione che verrà. Ecco la sua intervista a Il Resto del Carlino.
Manca poco alla Champions
L'ultima e l'unica volta in cui abbiamo partecipato a quella Coppa avevo solo sei anni. Mia madre abitava in via Asiago, non lontano dallo stadio: ero un bambino che cominciò a respirare presto l'aria dei colori rossoblù.
Il nonno friulano
Ho ancora negli occhi le immagini di mio nonno, che era friulano di Portogruaro e che non era un vero e proprio appassionato di calcio: per festeggiare lo scudetto, però, in quei giorni scese in piazza pure lui. Si era appassionato alla colonia friulana di quella squadra: Pascutti, Furlanis, Tumburus. Che squadrone.
Innamorato di Bologna
Parto da una premessa. Io sono innamorato pazzo di Bologna, quando per motivi di lavoro mi hanno proposto di trasferirmi a Roma ho sempre declinato l'invito, perché preferisco lavorare a Roma e la sera prendere un treno per tornare a casa mia.
La squadra è pronta per la Champions?
Ai bolognesi, per indole, non va mai bene niente. E qui non si tratta di essere saputiani o maigoduti: è proprio nell'indole di noi bolognesi l'idea che lo spumante, come diceva l'avvocato Porelli, in questa città debba sempre avere un retrogusto di tappo. Non c'è cattiveria, ma lo scetticismo preventivo qui è la regola: dopo tre partite Italiano diventa già inadeguato, il mercato non è stato all'altezza e la società che non sa fare calcio.
Poche preoccupazioni
Non sono preoccupato, ma non perché sia un eterno ottimista: cerco solo di analizzare le cose. La società e Saputo dopo un lungo percorso ci hanno portati in Champions. Il mercato lo giudicherò quando avrò visto in campo tutti i nuovi acquisti, cosa che per molti di loro non è successa. Dopodiché parliamo di Italiano.
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