“Eravamo quel che tutti sognano”, recita così il celebre brano di Max Pezzali “L'Universo tranne noi”, facilmente applicabile alla situazione del Bologna, visto il rapido cambiamento d'umore tra l'esaltante annata passata con Thiago Motta e questa fin qui tutt'altro che idilliaca (appena 8 punti in 7 giornate). Effettuando un'analisi lucida e un conseguente approfondimento è possibile spiegare i motivi del flop degli uomini di Italiano, anche aiutandoci con i numeri forniti da Footdata.

Bologna, così non va: i numeri parlano chiaro…

Per capire meglio la situazione analizziamo questi dati in cui gli emiliani non stanno eccellendo, anzi risultano addirittura tra gli ultimi. Le squadre di Italiano sono storicamente improntate sul possesso palla e sul controllo del pallino del gioco, tant' è vero che lo scorso anno la sua Fiorentina è stata prima per field tilt (65,23%), ovvero per possesso nella metacampo offensiva. Tuttavia questo aspetto per il momento si sta rivelando addirittura controprodrucente, infatti il Bologna, nonostante voglia sempre avere il controllo del pallone, è la seconda squadra in Serie A per perdite di possesso (777), solamente il Cagliari ha fatto peggio (826)…I numeri diventano ancor più preoccupanti , se si considera la difficoltà con cui vengono assimilati i concetti del neo tecnico. Uno dei concetti cardine di Italiano è sempre stata la riaggressione alta nella metacampo avversaria per intercettare il maggior numero di palloni e riversarsi subito in attacco, e fin qui a Bologna questo si è visto molto poco. Basti pensare che per intercetti nella metacampo avversaria i felsinei sono addirittura sedicesimi (16), solamente Napoli, Venezia, Cagliari e Milan hanno fatto registrare un numero peggiore. Un'altra problematica risulta essere quella in fase di sviluppo di manovra, sicuramente meno verticale della passata stagione ( i rossoblù sono appena dodicesimi per passaggi filtranti riusciti). Questo permette agli avversari di riposizionarsi con maggiore facilità e ciò rende più arduo per i felsinei creare pericoli. Questo tema è strettamente connesso ad un altro: i gol fatti, appena 7 in sette giornate.

Santiago Castro
Santiago Castro (ph. Image Sport)

La preoccupante crisi del gol

I numeri in zona gol sono decisamente preoccupanti per gli uomini di Italiano, quasi allarmanti. Solamente Venezia, Monza, Genoa, Lecce, Cagliari ed Empoli ne hanno realizzati meno…E  se si pensa alla fatica che si è fatta per realizzarli, viene ancor più da riflettere: infatti solamente Lecce, Cagliari, Venezia, Genoa e Roma impiegano più tiri degli emiliani per trovare la via del gol (13.8). Una cosa è quindi chiara se si vorrà invertire il trend dopo la sosta bisognerà cominciare a migliorare questi dati…

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