Bologna, caso Theate: i rossoblu sono chiamati al Tas
Bologna e Ostenda si incontreranno al Tas per discutere della cessione di un ex difensore rossoblu
Nell'annata della Champions League non mancano colpi di scena per la società rossoblu, chiamata in causa da un club belga in fallimento per sistemare alcuni conti, a quanto sostengono, che non corrispondono a ciò che era stato pattuito per la cessione di un difensore.
L'Ostenda chiama il Bologna al Tas
Il difensore Arthur Theate era stato ceduto dall'Ostenda al Bologna per 6,5 milioni di euro più bonus nell'estate del 2021, tuttavia questi bonus non sarebbero stati rispettati dalla società rossoblu.
Come riporta Il Resto del Carlino, l'Ostenda porterà il Bologna al tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna: non corrisponderebbero, a loro avviso, i bonus pattuiti relativi a partite disputate da Theate con la Nazionale. La società rossoblu respinge la richiesta di denaro del club belga, sottintendendo quindi che la risoluzione avverrà direttamente in tribunale.
Momento tutt'altro che semplice per un club sull'orlo del fallimento, che deve fare i conti con debiti e crediti: per questo motivo ha fatto causa al Bologna.
Il Bologna non è d'accordo
La dirigenza rossoblu è in totale disaccordo con le pretese dei belgi, sostenendo che le convocazioni in Nazionale citate si siano verificate in realtà dopo la cessione del difensore al Rennes, per 22 milioni di euro più bonus.
I bonus richiesti, di fatto, non corrisponderebbero a prestazioni che il giocatore ha disputato con la maglia del Bologna, ne consegue quindi la volontà di non corrispondere la cifra richiesta. Ma non solo, questi bonus non sarebbero in alcun modo stati concordati nel momento della cessione del difensore stesso.
Di qui la decisione dei felsinei di convocare il Tas: tutto rimandato al 24 ottobre, giornata prefissata per il verdetto finale, dove si saprà se in effetti all'Ostenda spetti il denaro richiesto, anche se, vista la fermezza della società rossoblu, così non dovrebbe essere.
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