Un punto prezioso: l'analisi tattica di Sassuolo-Bologna
Al Mapei Stadium succede tutto nel primo tempo con i rossoblu che portano avanti la striscia positiva di risultati
Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, Sassuolo e Bologna decidono di non farsi male, dividendo la posta in palio e portando a casa un punto a testa. Come ormai ripeto da settimane, la formazione di Thiago Motta prosegue nella striscia positiva di risultati e, soprattutto, si conferma nelle posizioni valide per una qualificazione europea in prospettiva della prossima stagione. L'aria sembra essere cambiata rispetto al passato, con i tanti malumori che hanno accompagnato il post partita di sabato pomeriggio. Il Bologna è sempre più ambizioso e anche un pareggio con una squadra alla portata può essere mal digerito. Molto bene, oserei dire. La mentalità è differente e tutta la società punta sempre più in alto. I fatti, in questo momento, non possono che disegnare un quadro positivo visto che i rossoblu si confermano ancora come terza miglior difesa del campionato dietro a Inter e Juventus, rispettivamente prima e seconda in classifica. Per svelare il livello di maturità raggiunto dai felsinei, però, si aspetteranno le prossime due partite contro Lazio e Fiorentina: banchi di prova senza dubbio impegnativi, con la curiosità sempre più impellente di capire a cosa può aspirare la formazione rossoblu.
LA PARTITA
In una cornice di pubblico estremamente calda, con circa 9 mila tifosi arrivati dal capoluogo, la partita prende il via con una prima fase di studio, e con il Bologna ad aprire le marcature di un match piuttosto bloccato. A dare origine alla manovra ci ha pensato Aebischer, in una insolita posizione di regista arretrato, con Thiago Motta che ha optato per una costruzione a tre in modo da avere parità numerica posizionale con i tre giocatori offensivi del Sassuolo (IMMAGINE 1).
Contro una formazione che tendenzialmente pressa in maniera intensa e lascia quindi spazi alle spalle della propria linea difensiva, una delle strategie più interessanti diventa proprio l'attacco diretto. Ecco quindi che Aebischer, dopo essersi abbassato tra i difensori, ha attirato la prima pressione avversaria per poi sventagliare verso gli attaccanti. Come vediamo nell'IMMAGINE 2 di seguito, il Bologna si è quindi trovato improvvisamente in una situazione di due contro tre con la difesa neroverde. E' bastato un errore di lettura e posizionamento di Erlic per mandare poi in tilt tutto il castello difensivo. Sì perché Zirkzee è stato poi abilissimo ad agganciare il pallone, mettendo in mostra una tecnica straordinaria, prima di lanciarsi a rete e segnare il vantaggio rossoblu.
Dopo l'1-0 del Bologna, il Sassuolo ha iniziato a giocare con più precisione sulle seconde palle, lavorando con molta attenzione per tenere reparti e uomini vicini in fase di non possesso palla, e poi distendersi a tutta velocità nelle transizioni offensive. Questi scenari hanno permesso a calciatori come Laurientè e Berardi di sfruttare le loro qualità in campo aperto tra cui velocità, dribbling e attitudine a muoversi verso le zone interne del campo per calciare in porta o rifinire. Come vediamo nell'IMMAGINE 3, infatti, i neroverdi si dispongono con molti uomini vicini al portatore di palla avversario costringendolo all'errore.
Successivamente i giocatori del Sassuolo si sono ‘distesi’ a tutta velocità andando ad occupare sia le zone centrali che l'ampiezza, con Laurientè abile nel portare palla in avanti tra le linee creando anche una situazione di parità numerica posizionale (4 vs 4). Scenari che si sono ripetuti in più di un'occasione e che hanno spesso creato grattacapi alla difesa di Thiago Motta (IMMAGINE 4).
Sul finire di primo tempo il Sassuolo ha trovato il gol del pareggio, con una conclusione che sembrava piuttosto innocua ma che è riuscita a sorprendere il portiere rossoblu Skorupski. I neroverdi hanno iniziato la manovra sulla corsia di sinistra per poi concluderla sulla destra. Importante il movimento profondo di Toljan che ha attirato difensivamente sia Ferguson e Saelemaekers per liberare spazio nella ricezione al centrocampista Boloca. Quest'ultimo, con molto spazio a disposizione, ha potuto controllare il pallone e orientarsi fin da subito con la volontà di calciare in porta a incrociare, trovando la rete dell'1-1 (IMMAGINE 5).
Nella seconda parte di gara, inoltre, il Bologna è sembrato un po' meno lucido rispetto al solito, soffrendo particolarmente il pressing offensivo prolungato da parte degli avversari, perdendo troppi palloni pericolosi in uscita dalla difesa. Nell'IMMAGINE 6 è rappresentata una di queste situazioni, con Aebischer che è stato ‘risucchiato’ nel pressing dei neroverdi, finendo per perdere il possesso della sfera in una zona decisamente 'calda'. Questo scenario si è ripetuto più volte, a dimostrazione di una formazione, quella di Thiago, probabilmente un po' affaticata.
Tra un po' di disordine, squadre un po' più allungate e qualche occasione da ambo le parti, il match del Mapei Stadium si è chiuso con un pari prezioso contro una squadra pur sempre insidiosa. Il Bologna scenderà in campo nuovamente domani sera per la sfida di Coppa Italia contro l'Hellas Verona. E' plausibile pensare che Thiago Motta opererà un turnover massiccio con l'intento di dare un po' di fiato ad alcuni dei calciatori più impiegati finora. Come detto precedentemente, infatti, con il Sassuolo i rossoblu sono apparsi un po' meno brillanti del solito, ma altresì vero che il tecnico felsineo sta schierando praticamente sempre gli stessi da inizio stagione. Chissà che non arrivi presto anche un'opportunità per Karlsson, escluso da cinque partite consecutive e sempre più un caso nell'ambiente rossoblu. Quel che è certo è che Motta dovrà essere bravo a dosare l'energie: venerdì sera al Dall'Ara arriverà la Lazio, in un match molto delicato che rappresenterà un banco di prova per mettere a fuoco i prossimi obiettivi.
Credit photo: Wyscout
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