Poco lucidi e sottotono: l'analisi tattica di Empoli-Bologna
I rossoblu crollano al Castellani contro l'Empoli ed escono sconfitti dopo una partita decisamente insufficiente
Rallenta il Bologna e l'Europa se ne va. Seppur sembrasse impossibile poter ambire ad un piazzamento così prestigioso già in questa stagione, ad un certo punto il pensiero ha realmente solleticato le menti di qualunque tifoso rossoblu. Le ultime uscite hanno messo in evidenza un rendimento decisamente in calo, con soltanto due punti in quattro partite. Un ridimensionamento che si può definire fisiologico, dopo un paio di mesi giocati veramente ad altissimi livelli. La partita di ieri sera giocata al Castellani ha avuto qualcosa di mistico. Tra decisioni arbitrali rivedibili, nella quale non è nelle mie mansioni entrare, ed episodi poco fortunati, il Bologna è uscito sconfitto, con un risultato forse fin troppo severo per quanto visto in campo, anche se i rossoblu di certo non hanno brillato. Senza più un obiettivo vero e proprio ad alimentare le motivazioni di fine stagione, Thiago Motta dovrà essere bravo a tenere alta la tensione per chiudere al meglio un campionato che resta comunque altamente positivo.
LE FORMAZIONI
Thiago Motta ha voluto schierare il suo Bologna insistendo su un assetto tattico orientato al 1-4-3-3. Skorupski tra i pali; difesa titolarissima composta da Posch, Soumaoro, Lucumì e Cambiaso, rientrato a pieni ranghi dopo il recente infortunio. Aebischer, Schouten e Moro hanno agito nel trio di centrocampo, mentre il tridente offensivo è stato affidato a Orsolini, Barrow e Dominguez, in una insolita posizione di attaccante esterno, con compiti, ovviamente, di agire più tra le linee per garantire imprevedibilità.
L'Empoli della bestia nera rossoblu Paolo Zanetti ha invece optato per il 1-4-3-1-2, modulo che nella società azzurra è più di un semplice dogma. Vicario in porta; Ebuehi, Walukiewicz, Luperto e Parisi a comporre la retroguardia. Centrocampo formato da Grassi, Marin e Akpa Akpro con il gioiellino Baldanzi ad agire alle spalle del tandem offensivo Caputo-Cambiaghi.
LA PARTITA
Pronti partenza, via, la notizia di giornata è l'approccio distratto degli uomini di Thiago Motta. Si tratta sicuramente della prima volta che, con l'italo-brasiliano in panchina, i rossoblu si sono fatti trovare impreparati nei primissimi minuti. Anche se c'è da dire che il gol che ha aperto le marcature, arrivato dopo appena 33 secondi o poco più, è stato frutto di una carambola piuttosto sfortunata. L'Empoli ha infatti battuto il calcio d'inizio andando immediatamente in avanti e orientando il gioco sulla corsia mancina d'attacco. In mezzo al traffico, con tanti uomo a contendersi il possesso della sfera in quella zolla di campo, è stato abile Parisi a ritagliarsi spazio per andare al cross in area. Al suo interno, però, non c'era nessun compagno pronto a ricevere, con il solo Caputo nei pressi del limite dell'area. L'anticipo di Lucumì proprio sull'esperto centravanti ha disegnato una traiettoria bizzarra sulla quale Skorupski non è potuto intervenire (IMMAGINE 1).
Galvanizzato dal gol del vantaggio, l'Empoli ha provato a sfruttare il buon momento iniziale continuando a muovere bene palla, con pulizia tecnica e tempi di gioco precisi, mettendo in difficoltà la pressione e gli scaglionamenti del Bologna. I rossoblu, a loro volta, al 15esimo hanno trovato il gol del pareggio con il destro di Moro deviato in porta da Lucumì. Gioia subito strozzata dall'arbitro che ha deciso di annullare la rete per un presunto tocco di mano del difensore colombiano.
Nel cuore della prima frazione i rossoblu hanno provato ad aumentare i giri del motore, trovando un altro gol annullato, con il tiro dalla distanza di Orsolini, alzando anche gradualmente il proprio baricentro. Come vediamo nell'IMMAGINE 2, il Bologna ha provato ad andare uomo su uomo nella prima costruzione dell'Empoli. Uno dei sentori della serata no degli ospiti è stato proprio il disordine tattico che si può successivamente notare nell'IMMAGINE 3. Il centrocampo, infatti, si è alza, ma non viene seguito dalla difesa che, a sua volta, su palla scoperta è scappata all'indietro aprendo un varco clamoroso in mezzo al campo. Il Bologna si è quindi trovato spezzato in due, con i toscani che hanno potuto verticalizzare e andare a puntare 4 contro 4 il pacchetto arretrato dei felsinei.
Sul finale di primo tempo, l'ennesima distrazione del Bologna, ha portato al gol del raddoppio dei padroni di casa, targato Akpa Akpro. Una rete che ha tagliato le gambe agli ospiti che in area hanno marcato a uomo i propri riferimenti, ma in maniera troppo sufficiente, lasciando semi libero proprio l'ex centrocampista della Lazio. Sul cross di Marin è infatti il numero 11 a svettare e a bucare Skorupski.
Una delle poche trame interessanti viste ieri sera dal Bologna è stata quella raffigurata nell'IMMAGINE 5 di seguito. Uno sviluppo che ha creato tutti i presupposti per accorciare le distanze, ma l'errore di Orsolini sotto porta ha vanificato le speranze di una probabile rimonta. Dopo aver girato palla nel pacchetto difensivo, i rossoblu hanno improvvisamente attaccato il lato debole della retroguardia di casa attraverso una sventagliata in verticale di 30 metri di Moro per Barrow. Il gambiano si è quindi trovato isolato per andare a puntare Ebuehi nell'uno contro uno. Intanto ben 3 giocatori si sono buttati in area, creando un 3 contro 3 centrale e costringendo Parisi a stringere la sua posizione. Questo ha fatto sì che Orsolini si sia trovato da solo sul secondo palo pronto ad impattare il perfetto cross di Barrow.
In una situazione di piattezza e, probabilmente, anche scarsa lucidità, il Bologna ha provato a fare male agli avversari sfruttando i calci piazzati. Ormai è risaputo che la gestione Thiago Motta preveda grande organizzazione e pericolosità sui calci da fermo: non è un caso che i rossoblu siano una delle formazioni di Serie A che ha segnato più reti da angolo. L'impressione generale è stata che Barrow e compagni fossero un po' sulle gambe e che la condizione atletica non sia più ottima come qualche settimana fa.
Il gol del definitivo 3-0 è arrivato sempre in seguito ad una serie di errori di letture e posizionamenti. Come vediamo nell'IMMAGINE 6 di seguito, il Bologna si è fatto trovare, come nel primo tempo, completamente spezzato in due. Ben 6 giocatori hanno pressato il portatore e si sono concentrati solo sul pallone, lasciando completamente libero Baldanzi (nel cerchietto in blu) nel girarsi e andare a puntare la retroguardia rossoblu.
Sul prosieguo dell'azione, infatti, si è venuta a creare una piena parità numerica con l'Empoli che, prima ha attirato il gioco e le maglie avversarie sul lato destro del campo, e dopo ha mosso la sfera in orizzontale sul lato debole per servire Cambiaghi che, in solitaria, ha calciato forte e battuto Skorupski (IMMAGINE 7). Una rete che ha messo in luce tutte le difficoltà di un Bologna entrato in campo al Castellani in maniera troppo superficiale.
Non è un caso, inoltre, che il fallo che ha portato al rigore realizzato da Orsolini (valido per il 3-1 definitivo) sia arrivato sempre dopo un calcio di punizione ben disegnato da Lykogiannis. In un'area pienissima di giocatori (6 del Bologna contro 7 dell'Empoli), Lucumì è riuscito a sfuggire alla marcatura del suo avversario ed è stato atterrato (IMMAGINE 8).
L'impressione, infatti, è stata che i rossoblu ieri sera potessero rendersi pericolosi soltanto con l'ottima organizzazione sui calci da fermo, sintomo di poca freschezza fisica e mentale, per una partita da dimenticare il più velocemente possibile.
Credit photo: Wyscout