De Leo: "Che Arnautovic non si alleni è una leggenda. Orsolini è da nazionale"
Le parole di Emilio De Leo in una lunga intervista al Resto del Carlino sul momento del Bologna
Emilio De Leo ha rilasciato una lunga intervista al Resto del Carlino in cui ha affrontato diversi temi, da Arnautovic ad Orsolini, passando per il momento dei rossoblù. Di seguito le sue parole.
Su Salernitana-Bologna: “A Salerno il Bologna troverà un clima molto caldo ed empatico tra squadra e pubblico, sarà tosta. Ci saranno momenti della partita in cui il Bologna dovrà soffrire e la Salernitana cercherà di partire fortissimo. Ma credo che la squadra di Motta abbia valori, cambi ed esperienza superiori. Credo che il Bologna sia pronto per il salto di qualità. Noi ci andammo vicini due volte, ma ora la squadra mi sembra matura”.
Su Arnautovic: “Il mister avrà fissato delle regole interne per fare delle valutazioni circa undici da schierare di domenica in domenica e mi pare che Thiago sia coerente. Per come ho conosciuto Arnautovic è una risorsa incredibile: se riesce a mettere le qualità al servizio della squadra rispettando il metodo richiesto da Thiago allora diventa l'uomo della svolta, soprattutto ora”.
Sul fatto che Arnautovic con Mihajlovic si gestisse: “I calciatori esperti conoscono meglio il loro corpo: da Marko a Medel, da Soriano a Sansone e De Silvestri, nella rosa del Bologna ci sono giocatori navigati e con esperienza di infortuni alle spalle che devono prendersi cura di se più di altri. E' un discorso che vale pure per Schouten. Possono avere ritmi settimanali differenti in alcuni periodi, ma è un lavoro che viene portato avanti di concerto tra staff medico e tecnico. Morale, che Marko non si alleni è una leggenda, ma è vero che in alcuni periodi ha fatto cose differenti a ritmi differenti”.
Sulla crescita del Bologna: “Ne sono felice. Noi eravamo a 4 punti dall'Europa nell'anno del lockdown e a 27 punti a fine girone di andata, quando i contagi Covid ci hanno fatto perdere ritmo. Spero e penso che la squadra sia matura per non fermarsi e centrare il salto di qualità: il gruppo se lo merita. Ne abbiamo passate tante, in alcuni momenti sarebbe stato più facile squagliarsi o assistere a un fuggi fuggi, ma non è mai accaduto. I cicli sportivi nascono, si sviluppano e finiscono, e forse in quest'ultima stagione il nostro era arrivato un po' in fondo. Ma è stata una bella storia. Peccato sia mancato il lieto fine, ovvero la guarigione di Sinisa”.
Sulle possibilità di puntare all'Europa: “Vedo una squadra affamata, che ci crede, che tira tutta dalla stessa parte”.
Su Orsolini: “E' da nazionale, è maturo e ha imparato a soffrire e a conquistarsi una maglia, e sta trovando continuità. Ha doti e qualità nello spunto e nella conclusione. Ha la forza nelle gambe da grande calciatore. Il suo momento sarebbe potuto arrivare anche tempo addietro, ma ora sta arrivando”.
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