Le pagelle di Inter-Bologna: Ndoye come il basilico, Ferguson uno yo-yo
Inter 2-2 Bologna. I nostri voti alla gara dei rossoblù: monumentale Calafiori, q.b. Orsolini
Skorupski 6: Prima di oggi era reduce da 428 minuti senza subire gol stabilendo la striscia aperta più lunga nei maggiori cinque campionati europei, ma gli bastano 12 minuti per abbandonare l'idea di arrivare a cinque clean sheet consecutivi ed eguagliare il record del 1999. Viene sorpreso dal colpo di testa di Acerbi sul primo palo, ma è incolpevole sul missile di Martinez. Provvidenziale al 83' nel disinnescare la bomba di Augusto.
De Silvestri 6: Gara in crescendo come tutto il Bologna. Nel primo tempo viene preso in mezzo da DiMarco e dalle sovrapposizioni di Bastoni, nella ripresa prende le misure.
Dal 37' st Corazza 6: Settimana perfetta. Esordio a San Siro e convocazione nell’Italia U20 per la partita di venerdì prossimo contro la Polonia a Catanzaro.
Beukema 6,5: Otto su otto, and counting. Nove se si conta anche la Coppa Italia con il Cesena. Il centrale olandese è sempre più un perno della formazione di Motta che non può fare a meno di lui. Anche oggi, doppio l'avvio shock di tutto il Bologna, dimostra grande solidità e personalità.
Calafiori 7: La convocazione nell'Italia U21 da parte del ct Nunziata è solo la ciligina su una torta cucinata a regola d'arte. A Lautaro lascia le briciole.
Lykogiannis 6: Quanti di voi alla notizia dell'infortunio di Kristiansen si erano fatti prendere dallo sconforto? Il greco fa ricredere tutti e tiene bene sia su Dumfries sia su Cuadrado.
Aebischer 6: Gara non semplice dinanzi al centrocampo dei vicecampioni d'Europa. Cresce alla distanza.
Freuler 5,5: Non una gara facile per lo svizzero chiamato a stare a uomo su un motorino come Barella. Piove sul bagnato quando si perde Acerbi in occasione del primo gol.
Orsolini 6,5: Il suo voto dovrebbe essere un q.b. (quanto basta). Sbaglia qualche pallone di troppo e non riesce ad impensierire Dimarco come vorrebbe, ma dal dischetto sigla il quarto gol nelle ultime due partite e riscatta l'errore del match con il Cagliari.
Dal 37' st El Azzouzi 6: Alla vigilia Motta aveva detto che "la sua voglia si vede in faccia, quando lo guardo so che posso contare su di lui”. Il marocchino, che in settimana ha anche strappato la prima convocazione nella sua carriera con la nazionale maggiore del Marocco, ne dà dimostrazione: entra nel momento in cui l'Inter stava spingendo alla ricerca del controsorpasso, ma mantiene i nervi saldi e guida il centrocampo.
Ferguson 6,5: In settimana Motta aveva parlato così di lui: “Preferisco parlare poco di lui, vorrei quasi tenerlo nascosto. Giocatore di livello straordinario". Lo scozzese nei grandi stadi si esalta e dopo il gol dello Stadium mette in campo un'altra prova di spessore. Si muove su e giù per il campo come uno yo-yo, sfiora il gol in avvio con il mancino, procura il rigore e sforna l'assist per Zirkzee. Tenerlo nascosto è sempre più difficile.
Ndoye 5,5: È il meno saporito dei tre là davanti. Poche accelerazioni e nessuno spunto. Nel caldo di San Siro brucia come il basilico al sole e quando i compagni provano a masticarlo non sentono il suo solito gusto.
Dal 15' st Saelemaekers 6: Torna in quel San Siro che lo ha visto in campo per ben 141 volte con la maglia del Milan (10 gol e 11 assist) e ad accoglierlo ci sono solo fischi. Ingresso meno impattante rispetto a Monza, ma alla fine si rende utile alla causa e può gioire per il risultato collettivo: fosse rimasto in rossonero avrebbe perso l'ennesimo derby, quantomeno in rossoblù può tornare a casa con un punto.
Zirkzee 7,5: Non abbiamo idea di quante volte l'olandese tocchi il pallone, ma abbiamo idea di quanto gli avversari non ci capiscano nulla tutte le volte che tocca il pallone. Svaria su tutto il fronte dell'attacco e fa a sportellate con i tre mastini di Inzaghi. Dà seguito alle ottime prestazioni delle scorse settimane, ma questa volta si regala anche un gol (meritato). Nel finale si sbatte per la squadra e regala boccate d'ossigeno quando i rossoblù sono in apnea. Alla fine, però, è lui ad andare in riserva e Motta lo sostituisce.
Dal 31' st Van Hooijdonk 6: Entra nel finale con l'obiettivo di tenere alto il baricentro della squadra e lo fa molto bene. Non disdegna anche qualche ripartenza. In crescita.
All. Thiago Motta 7: In avvio si fa sorprendere dall'avvio a mille dell'Inter del collega Inzaghi che allineando Dimarco e Dumfries a Thuram e Lautaro costringe la sua difesa a marcare uomo su uomo, non potendo così prevenire le incursioni delle mezzali nerazzurre. L'uno-due di Acerbi e Martinez poteva essere un colpo da ko tecnico per chiunque, ma la sua squadra resta a galla e riacciuffa il pari giocando un gran calcio.
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