Regalo di Natale: l'analisi tattica di Bologna-Atalanta
I rossoblu stendono anche l'Atalanta e consolidano un piazzamento nelle prime quattro della classifica
Terza vittoria consecutiva in una sola settimana per il Bologna che dopo aver mandato al tappeto Roma e Inter (in Coppa Italia), stende anche l'Atalanta per 1-0 nell'ultimo match casalingo dell'anno. Match winner del primaverile pomeriggio di ieri il solito Lewis Ferguson, abilissimo a staccare in maniera imperiosa a pochi minuti dal triplice fischio. Una vittoria che consolida un piazzamento in zona Champions ma che permette alla truppa rossoblu di avvicinare anche il Milan terzo in classifica, distante soltanto due lunghezze.
PRIMO TEMPO
Davanti ai 28 mila del Dall'Ara, Bologna e Atalanta danno vita a una partita piuttosto spigolosa e molto fisica. Le occasioni pericolose latitano, eppure le due formazioni mostrano in più situazioni le modalità con cui era stata preparata la partita. I rossoblu, ad esempio, consci dell'assetto difensivo della Dea, improntato su marcature a uomo a tutto campo, hanno tentato più volte di sfruttare l'attacco diretto con rilancio di Skorupski verso il reparto offensivo, con l'intento di saltare il pressing asfissiante avversario e andare a giocare più avanti la parità numerica. Come vediamo nell'IMMAGINE 1, che ha poi spalancato le porte ad una ghiotta occasione per i padroni di casa, sul rilancio del portiere polacco si viene a creare un 3 contro 3 con i difensori nerazzurri. Poco più arretrati, inoltre, due centrocampisti del Bologna accorciano in zona palla creando un potenziale 5 contro 5. In questo scenario, dunque, diventa decisivo vincere la seconda palla, cercando di avere un atteggiamento molto aggressivo, per poi andare a sviluppare l'azione nell'ultimo terzo di campo, sfruttando le qualità tecniche e nell'uno contro uno di giocatori come Ndoye, Zirkzee e Saelemaekers.
La grande spinta del Bologna, però, in più di un'occasione ha spalancato le porte a transizioni veloci e ben organizzate da parte della squadra di Gasperini. Proprio da una di queste l'Atalanta è andata vicina al gol del vantaggio con Lookman. Come notiamo nell'IMMAGINE 2, i rossoblu lavorano sulle preventive mantenendo due uomini in copertura sui due attaccanti avversari, accettando la parità numerica posizionale. Persa la palla in zona offensiva, la formazione ospite ha subito lavorato sulla verticalità cercando di andare velocemente su De Ketelaere e Lookman, due calciatori molto bravi in campo aperto. Nonostante i rischi, però, il Bologna è sempre riuscito a salvarsi, mantenendo il risultato bloccato sullo 0-0.
Sul finale della prima frazione è stato Ederson dell'Atalanta a salire in cattedra, andando a scombussolare gli equilibri difensivi del centrocampo rossoblu. Sì perché in una prima occasione ha sfruttato un inserimento in area su servizio di Lookman, mentre pochi minuti dopo ha servito a sua volta il nigeriano con un filtrante molto pericoloso (IMMAGINE 3). Questo scenario è stato causato da un diverso e momentaneo approccio alla gara del centrocampista di Gasperini. Il brasiliano, infatti, ha lasciato a De Roon il ruolo di equilibratore per ritagliarsi spazio e poter agire qualche metro più avanti. Ma non solo. Ederson è un giocatore fisico, capace di strappare e, probabilmente complice anche un po' di stanchezza, il Bologna nei minuti finali del primo tempo si è fatto trovare un po' pigro nelle uscite, con l'Atalanta che ha accorciato bene per recuperare il pallone in zone avanzate.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa Thiago Motta opta per rilevare Moro e inserire Fabbian. Una scelta che cambia gli scenari tattici del Bologna: meno palleggio e più profondità, anche per evitare rischi sulla prima costruzione, con l'Atalanta sempre molto presente uomo su uomo.
Il centrocampista classe 2003, infatti, è andato a schierarsi praticamente al fianco di Zirkzee, con l'obiettivo di liberare l'olandese dalla marcatura stretta dei difensori dell'Atalanta e permettergli di staccarsi maggiormente in zona di rifinitura. Uno scenario che è possibile notare nell'IMMAGINE 4 con Fabbian che, posizionato da centravanti, ‘fissa’ il difensore della Dea, permettendo a Zirkzee di muoversi con più libertà in rifinitura e a sostegno del portatore di palla. Questo ha consentito alla stella del Bologna di spaziare maggiormente sul fronte offensivo, inventando giocate di grande classe.
Nel momento clou della partita e nonostante le fatiche del match infrasettimanale di Coppa Italia, la truppa rossoblu è riuscita a sfruttare un calcio piazzato per portare a casa i tre punti e abbattere un'altra squadra forte e attrezzata come l'Atalanta. Proprio come nella passata stagione, dove il Bologna si era messo in luce come una delle formazioni più efficaci da calcio da fermo, anche ieri pomeriggio l'autore del gol Ferguson ha potuto svettare sfruttando uno scenario senza dubbio provato in allenamento. Come vediamo nell'IMMAGINE 5, sul calcio d'angolo battuto da Orsolini, infatti, i rossoblu creano densità centrale (in zona area piccola) per liberare spazi sul secondo palo, dove ben due giocatori si trovano in superiorità numerica. Uno di questi, proprio Ferguson, svetta depositando in rete il gol che decide la partita e che manda in estasi tutto il Dall'Ara.
Credit photo: Wyscout
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