Calvarese sul rosso a Pobega: "Sembra che l'intensità dei due gesti sia simile. Il rischio..."
L'ex arbitro ha analizzato nella propria pagina social l'episodio controverso di ieri sera
Il Bologna nonostante un'ottima prova di squadra non riesce a portare a casa i tre punti contro un coriaceo Verona, che approfittando di vari errori vince una partita fondamentale per il raggiungimento della salvezza. Gli scaligeri sono ora a 18 punti, a più quattro dal Cagliari terzultimo.
Il Bologna rimane invece al settimo posto solitario con 28 punti e una gara da recuperare. A far discutere nella partita di ieri c'è però il controverso episodio del rosso a Tommaso Pobega, centrocampista del Bologna. In merito all'episodio si è espresso anche Gianpaolo Calvarese sulla propria pagina social, mostrandosi molto perplesso circa la decisione presa da Ayroldi.
Il rosso a Pobega
Al 51' del secondo tempo, con il Bologna sotto per 1-2, il centrocampista Tommaso Pobega viene mandato prematuramente negli spogliatoi, reo di aver colpito il centrocampista del Verona Duda. Ayroldi non ha avuto dubbi ad estrarre il cartellino rosso, decisione che ha scatenato le ire dei giocatori del Bologna. E in effetti a vedere le immagini sembra che il giocatore gialloblu si sia lasciato andare. Di questa decisione ha parlato anche l'ex arbitro internazionale Calvarese nella propria pagina social. Di seguito il suo parere.
Le parole di Calvarese
51′ – Pobega espulso per condotta violenta
Reazione di Pobega nei confronti di Duda, a pallone lontano: Ayroldi (che rientrava in Serie A quasi 2 mesi dopo la pessima prestazione di Lazio-Cagliari) estrae il cartellino rosso per il centrocampista del Bologna.
Le immagini non chiariscono benissimo né la dinamica dei gesti né dell’espulsione, ma sembra che il primo a compiere un gesto violento sia Duda. A quel punto Pobega reagisce e sembra che l’intensità dei due gesti sia simile, con la differenza che Duda va a terra. Due comportamenti da valutare nella stessa maniera: il rischio, altrimenti, è quello di incentivare i calciatori a rimanere a terra.
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