Italiano: "È l'ultima per Pobega. Posch? È indietro. Esclusioni? Non mi do la zappa sui piedi"
Le dichiarazioni in conferenza stampa del tecnico rossoblù alla vigilia di Bologna-Roma
Alla vigilia della gara valevole per la ventesima giornata di Serie A tra Bologna e Roma, in programma domenica 12 gennaio, alle ore 18, allo stadio Renato Dall'Ara, è intervenuto il tecnico felsineo Vincenzo Italiano. L'allenatore rossoblù ha parlato così ai microfoni della sala stampa del centro tecnico Niccolò Galli.
Sulla sconfitta con il Verona
Riprendiamo il nuovo anno con una partita tosta, specie per il momento che sta vivendo il nostro avversario e nel momento in cui lo troviamo, ma dobbiamo cercare di farci trovare pronti ma dobbiamo smaltire amarezza e rabbia. Gli errori ci hanno penalizzato, ma la prestazione c'è stata anche se non abbiamo fatto punti e non ci ha dato slancio in classifica. Ripartiamo dopo una settimana in cui abbiamo lavorato bene e ora abbiamo un tour de force incredibile: ci stava staccare e concedere ai ragazzi libertà ma ora si riparte e dobbiamo fare punti in campionato.
Dobbiamo cercare di lavorare in funzione di quella che è stata l'ultima partita perché sono quegli gli spunti che ti permettono di lavorare e andare in campo e non fare gli stessi errori. La mia non è una squadra superficiale che abbassa la guardia ma in Serie A basta un minimo calo di tensione e si perde la partita, domani sotto questo punto di vista non possiamo sbagliare. Poi ci sono gli avversari e tanto di cappello se dovessero metterci in difficoltà, ma dobbiamo limitare gli aspetti in cui siamo noi ad agevolare l'avversario. La squadra comunque è in un buon momento, anche in 10 uomini non abbiamo mollato, ma l'espulsione ci è costata cara e non possiamo permetterci di sbagliare.
Sulla crescita di Dominguez
È un ragazzo che da quando è arrivato è cambiato tantissimo: ha smaltito l'aver cambiato paese, compagni di squadra, modo di fare calcio. Ora lo vedo più sorridente, ha legato con molti compagni, è felice, sorridente, è in un'altra dimensione. Ha fatto quel salto che ci aspettavamo e si sta ritagliando spazio. Ruolo? Essere fermi su certe idee paga poco, se giochiamo con il piede a binario mettiamo palloni dentro e siamo pericolosi, se giochiamo a piede invertito entriamo dentro e tiriamo in porta: abbiamo possibilità di poter variare.
Il Bologna non vince il primo match dell'anno solare dal 2016 e non arriva a quattro successi consecutivi con la Roma tra il 1958 e il 1961: Italiano è scaramantico?
I dati lasciano il tempo che trovano, non possiamo pensare al passato e alla storia. I numeri contano ma fino a un certo punto, dobbiamo cercare di ripartite e aggiungere prestazioni. La Roma ha giocatori che cambiano le sorti delle partite. Noi abbiamo due partite in meno in campionato e siamo in ritardo per questo dobbiamo aggiungere punti alla nostra classifica. La Roma la affrontiamo in un momento molto diverso rispetto all'andata, c'era un clima diverso intorno al club giallorosso e la squadra l'aveva accusato. Ora hanno vinto il derby e hanno una carica diversa. La Roma è un esempio di squadra che quando è in fiducia cambia il suo status, è di alto livello e da primissimi posti in A. Ranieri è un grande, una persona fantastica, è un allenatore che dovunque va riesce a fare bene.
Sul momento negativo di Castro
Ha 20 anni e gli si dovrà concedere qualche errore. Nel momento in cui sbaglia mi auguro che possa crescere. Il rigore si può sbagliare, lo sbaglia chi ha la personalità di presentarsi sul dischetto e non è un problema quello. Essendo così giovani non dobbiamo mai sentirci appagati e pensare di essere arrivati. Sull'autogol, invece, dobbiamo essere più svegli perché si deve percepire il pericolo e la palla può sgusciare da ogni varco: in settimana abbiamo lavorato su questo tipo di situazioni. Dobbiamo tenere sempre la spina attaccata.
Sulla difesa: è ancora un punto di forza?
Eravamo partiti nell'ultima conferenza stampa dicendo che eravamo la miglior difesa casalinga del campionato e ce la siamo tirata, ma rimaniamo una delle migliori e dobbiamo lavorare su questo. Riusciamo ancora a non concedere molto all'avversario. Qualsiasi squadra commette errori, ma meno se ne fanno e meno situazioni di pericolo si creano. Se fosse una costante dovremmo preoccuparci, ma non possiamo entrare a piedi pari su qualche errore che si crea durante il campionato.
Sulle condizioni di Cambiaghi, El Azzouzi e Aebischer
Nico è rientrato ieri, ha fatto l'inizio dell'allenamento, pian pianino lo metteremo dentro e quando rientreremo dagli infrasettimanali intensificherà il lavoro. Sono contento per loro perché sono giocatori che hanno sofferto la lontananza dal campo.
Su Pobega
Sono dispiaciuto per Tommy perché è un ragazzo per bene perché dà l'anima, ma su queste situazioni non possiamo più chiudere un occhio. Sono convinto che questa sia l'ultima delle disattenzioni che farà. In entrambi i casi abbiamo perso la partita e non va bene.
Su Posch: è distratto dal mercato?
È partito bene, ha sempre giocato, ha avuto fiducia e minutaggio. In questo momento qualche compagno sta meritando di scalare posizioni ed è normale in dinamiche di una squadra che ha giocatori importanti in quel ruolo. Non deve abbattersi: ora come ora rientra in quella categoria di ragazzi che è indietro, ma sappiamo quanto ci può dare e sta a lui ritornare quello che era.
Su Urbanski
È stato penalizzato dalla crescita di Odgaard nel ruolo di trequarti, dalla continuità di prestazioni di Remo e Pobega, da Fabbian e dal rientro di Ferguson. L'allenatore non si dà la zappa sui piedi e non mette i peggiori ma quelli che crede possano fare prestazione.
Sulla scelta di non riscattare Saelemaekers
Non ho mai aperto il discorso con la società. Ci tengo a precisare che non è stata una mia decisione non riscattarlo, perché quando sono arrivato già la questione era chiusa.
Sulla differenza di valutazioni tra la sbracciata di Dia nel derby e quella di Pobega contro il Verona
Sugli arbitri se c'è da commentare in maniera serena e tranquilla lo faccio, ma non in questo caso. La manata l'avete vista e sapete come è andata: l'errore è stato il nostro, poi sullo sviluppo della partita non voglio discutere, l'arbitro è lì in campo e decide lui.
Sugli obiettivi del 2025
Avendo perso la gara precedente dobbiamo ottenere punti domani, rimane l'importanza della gara senza guardare troppo oltre. Comunque il presidente ha questo sogno di mantenere il Bologna a un livello rilevante, cercando di rimanere in Europa e avere uno status importante, il nostro obiettivo è quello: rimanere in quelle zone di classifica, a prescindere da quale sia la coppa.
Sul mercato di gennaio: può uscirne un Bologna migliore?
Tutto è migliroabile, saremo vigili per vedere se si può aggiungere qualità a questa squadra. Sono usciti Jesper, che ringrazio per la grande professionalità perché ha sempre spinto e non ha mai creato problemi, spero che a Lecce riesca a ritagliarsi spazio perché lo merita, e Corazza perché lì avevamo bisogno di sfoltire.
Su Ferguson e la scelta dell'attaccante
Abbiamo due soluzioni senza Pobega e domani decideremo tra Moro, Ferguson. Dallinga al posto di Castro perché è più fisico? Davanti se pensiamo alla Roma e ai colossi che ha nei tre in difesa stanotte non chiuderò gli occhi un minuto. Dobbiamo pensare a quello che siamo, lì davanti stiamo facendo bene. Sono contento della crescita di Dominguez, Odgaard dove lo metti sta, mi dispiace per Iling che in Coppa Italia aveva fatto bene. Con il Verona avevamo un piano d'azione diverso per Dan e Orso, ma domani vedremo. Stiamo bene e abbiamo tutti a disposizione.
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