Mihajlovic: “Ancora lontani per l’Europa. Apertura degli stadi? Grazie Bonaccini, ma nessuna logica nelle decisioni del Governo”
Il tecnico presenta la trasferta di San Siro e commenta le vicende che gravitano all’interno del mondo rossoblù
Sinisa Mihajlovic torna a parlare in conferenza alla vigilia di una contesa. Dopo diverso tempo lo fa con la presenza di alcuni giornalisti nella sala stampa del centro tecnico Niccolò Galli.
Il serbo analizza così il pre-partita di Milan-Bologna e la possibilità di riaprire gli stadi: "Domani cominciamo un lungo viaggio in cui speriamo di avere poche cadute. Il primo obiettivo è quello di crescere: vietato perdere senza combattere. Visto che non possiamo competere per l’Europa, vogliamo valorizzare i giovani. Il nostro è un buon mix, perché disponiamo pure di ragazzi esperti. L’altro imperativo deve essere avere l’atteggiamento giusto, cercando di imporre il nostro gioco. La scorsa stagione abbiamo dimostrato che possiamo battere chiunque. Il Milan sarà alla quinta gara tra amichevoli e il preliminare di Europa League. Dobbiamo evitare la figuraccia del 18 luglio. Io e Ibrahimovic ci siamo visti in Sardegna, incrociamo le dita e preghiamo che possa incappare in una brutta prestazione. Pubblico negli stadi? Se non ci fosse stato Bonaccini saremmo ancora indietro: non sembra neanche uno di sinistra. Scherzo! Non c’è comunque mai stata una logica nelle decisioni del Governo".
Scatenato, Mihajlovic parla poi della squadra a partire dal tema del mancato arrivo di un difensore centrale: "Mi sto allenando: sarò io il nuovo centrale, anche se resisto 30 minuti. A parte le battute, mi adatto il più possibile. Tomiyasu? Giocare in questa posizione è una delle cose più difficili del campionato italiano. Se galoppi sulla fascia hai meno responsabilità, invece stazionando in mezzo la tua mansione è paragonata a quella del portiere: se sbagli paghi. Per domani otto ragazzi sono sicuri del posto ma ho un dubbio in ogni reparto. Ho già parlato in privato con Orsolini e gli ho detto che deve avere più fiducia e autostima nei propri mezzi. Vignato è pronto ma bisogna che assimili ancora alcuni concetti. Barrow ha tutte le carte in regola per diventare un top player, necessita però di più costanza. Sansone sta bene come tutto il gruppo. Stiamo lavorando con fiducia e divertimento: ci saranno momenti brutti, ma dovremo superarli assieme per dimostrare la nostra forza".