Italiano: "Gasperini? Contro di lui è sempre così. Ecco perché ho aspettato a mettere Castro"
Le dichiarazioni del tecnico rossoblù al termine di Atalanta-Bologna di Coppa Italia
Al Gewiss Stadium di Bergamo, al termine della gara valida per i quarti di finale di Coppa Italia che ha visto il successo del Bologna sull'Atalanta (0-1 il risultato finale firmato dalla rete di Santiago Castro), è intervenuto Vincenzo Italiano. Il tecnico rossoblù ha parlato così ai microfoni di Sport Mediaset e della sala stampa.
L'analisi del match da parte di Vincenzo Italiano
Se mi rendo conto di quello che sto facendo a Bologna? A parte la Champions League, che è stata un'esperienza fantastica che ci ha permesso di crescere, oggi sapevamo che erano 26 anni che mancavano questa qualificazione e l'abbiamo voluta soffrendo, creando e giocando. Sapevamo che contro l'Atalanta è così, non è facile affrontarla, ma alla fine siamo stati premiati da Santi: un subentrato che entra con questa mentalità rende tutto più facile. Dopo anni regaliamo a Bologna una semifinale storica.
Sull'esitazione al momento del cambio che ha portato all'ingresso in campo di Castro
Ho detto ai ragazzi dello staff di aspettare i tre cambi dell'Atalanta. Volevo attenderei loro tre ingressi per vedere come si posizionavo e se cambiavano qualche pedina. Poi se l'atteggiamento di chi subentra è così per un allenatore è stupendo perché se si va in campo con questa voglia di incidere è fantastico.
Su cosa ha trovato facile a Bologna per incidere così
Penso che il segreto sia un ambiente straordinario. Se qualcosa è stato reso facile è perché c'è grande serietà e professionalità. Si lavora bene, ho un gruppo di ragazzi con grande disponibilità che hanno messo subito a mio agio me e il mio staff. Qui si lavora bene, dopo alcune difficoltà iniziali siamo venuti fuori bene e qualcuno sta anche crescendo di condizione. La Champions ci ha tolto molte energie ma ci ha permesso di coinvolgere tutti e ora tutti si sentono partecipi. Oggi eravamo focalizzati anche sui calci di rigore, ci eravamo preparati bene.
Sull'obiettivo del Bologna in Coppa Italia
Se ho un conto in sospeso con questa competizione? È bello arrivare in finale a Roma e vedere lo stadio diviso a metà con un clima stupendo. Il sogno sarebbe ritornarci. Ora spetteremo la nostra avversaria, vogliamo andare avanti. Credo che arrivati qui sia giusto sognare. La società aveva questo sogno di arrivare il più avanti possibile e la felicità del direttore Fenucci e del presidente era palpabile al triplice fischio. Il primo obiettivo lo abbiamo raggiunto. Ora giocheremo una doppia sfida e non vedo l'ora di quella in casa, davanti al nostro pubblico. Poi vedremo di cosa saremo capaci.
Sull'aver battuto ancora una volta Gasperini
Il segreto? Si cerca sempre di non farsi schiacciare e di non permettere a loro di avere la palla perché quando hanno il possesso non ti fanno respirare e subire per tutta la partita non va bene. È quello che cerco di trasmettere ai ragazzi quando affrontiamo squadre come la Dea: se non siamo aggressivi loro fanno quello che vogliono. Con Gasperini ho avuto sempre partite tirate e davvero bellissime, con il possesso palla uguale, numero di tiri in porta simili e ugual passaggi. Sono sempre partite che è uno spettacolo vederle: oggi è stata una gara intensa, con occasioni da una parte e dall'altra. L'Atalanta è una squadra che dà spettacolo da tempo e non era facile vincere oggi.
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