Editoriale - Virtus, inizia il grande ballo
Da domani via ai playoff di Eurocup mentre la Fortitudo resta viva
Inizia oggi la fase più calda dell'Eurocup 21-22. Partono infatti i playoff con il primo turno e davvero non si torna più indietro. La formula, balorda, del torneo prevede infatti gare secche fino alla finale e se da un lato l'adrenalina è assicurata, dall'altro l'equilibrio competitivo dopo 18 partite di regular season è totalmente mandato a farsi benedire. Ma tant'è, non c'è tempo per recriminare su questo specie per chi vuole arrivare fino in fondo.
Come ad esempio la Virtus, che ha attraversato la prima fase tra vittorie esaltanti e sconfitte truci trovando comunque una stabilità di gioco e di risultati prima di iniziare la fase clou. La Segafredo che si presenta domani con il Lietkabelis è una squadra che ha ricostruito in fretta una propria identità con gli arrivi di Hackett e Shengelia trovando un nuovo equilibrio che l'ha portata ad avere rinnovate certezze sui due lati del campo. Sarà una squadra meno bella rispetto a quella di inizio stagione ma è molto più efficace, soprattutto dietro. L'arrivo dei due ex CSKA permette inoltre di avere due giocatori abituati alla pressione del ruolo di favoriti e al giocare 40 minuti senza un domani. Scendere in campo con la convinzione dei propri mezzi, aggredire subito la partita, non far calare la concentrazione, rimanere sul pezzo in difesa, non sottovalutare nessuno: così la Virtus, che ha talento da vendere, può fare molta strada anche se il destino le dovesse riservare impegni lontano dalle mura amiche. Per intanto occhio al Lietkabelis, squadra rognosa che sa far giocare male gli avversari e che come tutti i club lituani sa muoversi sul parquet. L'assenza di Cordinier può pesare ma torna Belinelli: sintetizzando brutalmente è una Virtus con meno forza fisica in difesa e più variegata in attacco.
Dal canto suo la Fortitudo ha tenuto in vita le speranze di salvezza battendo Trento e avendo buone notizie dagli altri campi, in primis Milano con Napoli ko. Fondamentale sarà per la Kigili arrivare allo scontro diretto tra due settimane quantomeno con lo stesso divario attuale, ovvero una vittoria di differenza quella che la F può prendersi al PalaDozza contro i partenopei. Addirittura c'è la possibilità che la salvezza arrivi con un turno di anticipo, in caso di doppia vittoria Fortitudo e dopo ko Napoli nelle prossime due partite: sarebbe clamoroso pensando a com'era la situazione non più tardi di una settimana fa dopo la sconfitta in volata a Pesaro. Il ko di Feldeine - di nuovo ancora gli stramaledetti adesivi: cos'altro bisogna aspettare per prendere provvedimenti? - toglie talento offensivo ma se dovesse trovare più spazio Procida ecco che aumenterebbe l'atletismo e di sicuro male non farebbe. Per il resto siamo sempre lì, il discorso non cambia: la F deve tirare fuori quello che non ha, fare un ultimo grande sforzo nelle partite che mancano per tenere la categoria e poi resettare tutto e ripartire da capo con idee più coerenti e gestioni più oculate. Ma ci sarà tempo e modo per parlare del futuro oltre l'8 maggio.