Sartori: "Stiamo trattando Moro e Kyriakopoulos, Motta è un grande allenatore. Su Dominguez e Orsolini..."
Le parole di Sartori in una lunga intervista rilasciata a TuttoMercatoWeb
Giovanni Sartori dopo anni importanti prima a Verona sponda Chievo, e poi a Bergamo con l'Atalanta, è arrivato la scorsa estate a Bologna. Qui dopo un solo anno ha già dimostrato le sue abilità, portando al Dall'Ara calciatori rivelazione di questo campionato come Posch e Ferguson, ma allo stesso tempo giocatori solidi e affidabili, come Lucumi e Moro. Ha rilasciato una lunga intervista a TuttoMercatoWeb in cui ha affrontato diversi temi, dai possibili riscatti fino al futuro di Motta, ecco le sue parole.
Sulla squadra che ha trovato al suo arrivo: “Non conoscevo la società se non in qualche sua persona, ma senza averla vissuta. Conoscevo però la piazza, con una storia e una tifoseria importanti: una piacevolissima sorpresa già come sono stato accolto. Questo ci tengo a sottolinearlo, sia dalla società che dall'ambiente. Era come se fossi stato sempre qua, come in una grande famiglia. Sono stato anche caricato di grandi responsabilità ma non mi hanno fatto paura, me le sono assunte e siamo andati avanti col lavoro”.
Sui riscatti di Moro, Kyriakopoulos e su Terzic: “Abbiamo già acquistato Posch esercitando il diritto di riscatto, sia noi che il ragazzo abbiamo felicemente concluso così l'anno di prestito. Ora stiamo negoziando un riscatto con la Dinamo Mosca per Moro, procediamo bene. Kyriakopoulos purtroppo ha finito la stagione con la labirintite: siamo rimasti contenti sia del ragazzo che del calciatore, visti gli ottimi rapporti con il Sassuolo proveremo a parlarne. Terzic è un giocatore che stimiamo e che abbiamo trattato questo inverno. Vedremo”.
Sui veterani Medel, Soriano, Sansone, Bardi e De Silvestri: “Prima di partire il presidente, insieme a noi della società e all'allenatore, ha voluto incontrare tutti questi ragazzi e far loro un grande ringraziamento per quanto hanno dato in questi anni. Ci siamo fermati lì, ai saluti”.
Su Cambiaso: “Effettivamente lo volevano riportare a Torino questo inverno. Perché ne avevano probabilmente bisogno e pensavano che qua potesse essere chiuso. Noi però conoscevamo il valore di Andrea ed eravamo convinti che potesse trovare il suo spazio, come effettivamente poi ha fatto. Andrea è un ragazzo straordinario, un giocatore che secondo me dovrebbe proseguire nel suo percorso di maturazione. E qui a Bologna troverebbe le porte aperte”.
Su Ferguson: “Come rapporto qualità prezzo è stato l'acquisto migliore, 7 gol al primo anno in Serie A non sono pochi. A Corvino rispondo che inizialmente eravamo soli e che strada facendo ci siamo ritrovati il Lecce, per cui abbiamo dovuto accelerare ed alzare la nostra offerta iniziale. Alla fine il ragazzo ha scelto Bologna. Rientra nel progetto 2023/24 del Bologna, è confermato”.
Su Arnautovic e Zirkzee: “Per Arnautovic l'estate scorsa è arrivata un'offerta, c'era un interessamento di una big ma è morto sul nascere perché in quel momento l'abbiamo ritenuto incedibile. Tra l'altro lui ha esordito con l'Inter in casa del Chievo, davanti ai miei occhi. Su Zirkzee noi pensiamo che sia ancora a metà del suo percorso di crescita. È giovane e non ancora al massimo del potenziale, va lavorato e deve farlo anche lui ma ha grandissime qualità”.
Su Lucumi: “Lo conoscevamo benissimo. Io personalmente, visto che l'avevo seguito già all'Atalanta, ma anche gli scout del Bologna. Perso Theate cercavamo un mancino e abbiamo individuato in lui il sostituto. Dopo un inizio un po' timido, perché doveva adattarsi, è esploso. Credo sia stato tra i migliori difensori centrali dell'intero campionato”.
Su Mihajlovic: “Io purtroppo ci ho passato poco tempo insieme, lui è stato quasi sempre in ospedale. Ma è stata comunque una grandissima esperienza, la sua è una perdita gravissima per il mondo calcistico e non solo quello. Il messaggio che ha mandato, e lo dicono tutti, è stato quello di non aver mai mollato. Mai, in qualsiasi momento della sua vita ha sempre cercato di reagire alle negatività e alle avversità”.
Su Thiago Motta: “Una scelta condivisa con il presidente e la dirigenza, qui lavoriamo di gruppo. E soprattutto una scelta decisa, l'abbiamo individuato e siamo partiti senza altre alternative. Sono più d'uno gli aspetti da raccontare di Thiago Motta, non puoi fermarti a una componente sola. È un grandissimo lavoratore, un professionista intelligente e attento ai particolari, per cominciare. E con delle bellissime idee di calcio. Lo conosco e sono convinto che sarà pronto per un club importante. Sia noi che lui abbiamo tutti lo stesso obiettivo, ripartire e cercare di fare un buon campionato. Il massimo di quanto possiamo”.
Su Orsolini e Dominguez: “Ormai è un tema che ci trasciniamo dall'estate scorsa, quando abbiamo provato ad allungare i loro contratti e renderli entrambi parte integrante di un progetto che dovrebbe partire adesso, con il campionato 2023/24. Però stiamo ancora negoziando e non siamo arrivati a un punto. Stiamo lavorando, il nostro obiettivo è di tenerli. Dominguez nel tempo è diventato anche il capitano... Poi però valuteremo tutte le opzioni”.
Su Sapuro e Di Vaio: “Saputo lo viviamo poco, perché normalmente è in Canada ma quando viene qua è molto disponibile. Parla con tutti, facciamo riunioni, vive da primo tifoso del Bologna seppure molto rispettoso dei ruoli. Il suo interlocutore in primis è l'ad Fenucci, che poi fa da trait-d-union con tutti gli altri. Di Vaio da quest'anno è stato promosso direttore sportivo, è il mio primo collaboratore e all'interno della società è un valore importante”.
Sulla collaborazione col Vojvodina e sull'interesse per Kabic: “Con loro, in particolare col presidente, c'è un ottimo rapporto: loro sono venuti da noi e viceversa, vediamo se nascerà qualcosa di concreto. Kabic è un giovane interessante, per chiunque lo volesse prendere”.
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