Orsolini da Champions e Nazionale: i numeri lo esaltano
L'esterno del Bologna è l'italiano più prolifico d'Italia e perfino nei top 5 campionati europei
Avete presente tutti la canzone “50 Special” vero? Potrebbe essere il titolo perfetto addossato a Riccardo Orsolini. La Gazzetta dello Sport ci mostra questa mattina quanto "Orsonaldo" - chiamato così dai suoi vecchi compagni all'Ascoli per il modo di calciare le punizioni - ami la città, la gente e il mondo rossoblù.
Bologna, casa mia
La settimana perfetta non esis…ah no. Assist al bacio per il gol di Barella in Nazionale nell'amichevole svolta in America contro l'Ecuador, a chiudere i conti, e gol di pregevole fattura ad aprire le marcature nel lunch match di Pasquetta al Dall'Ara contro la Salernitana. Lancio lungo di Calafiori, stop dell'ascolano, il quale si accentra sul piede preferito - il sinistro - e dopo aver esitato un attimo, pesca il palo lontano, dove nulla può Costil. Gol meraviglioso che lo porta in doppia cifra e ad una sola realizzazione rispetto alla passata stagione, con ancora otto gare da disputare. Record dietro l'angolo. Non sempre schierato dal 1', né da Thiago Motta né dal compianto Sinisa: entrambi gli hanno capire come una gara la si possa cambiare anche a partita avviata, non per forza esclusivamente se si parte dall'inizio.
Lui ha sempre sbuffato, mormorato e mai ha preso bene una panchina (sarebbe strano il contrario per certi versi). Quando le cose non andavano ha sfiorato l'idea di poter andare via, salvo poi tornare sui suoi passi: “Questa è casa mia”.
In ottica Europeo
Oggi è una della ali più prolifiche del nostro campionato e qui ha Bologna è riuscito ad andare in doppia cifra per due anni di fila: prima di lui solo Signori, Sacri e Di Vaio ci erano riusciti. Ciò che lo contraddistingue è il ruolo: lui non è un attaccante, bensì un esterno; ecco che dunque al c.t. Luciano Spalletti può risultare comodo in vista degli europei di questa estate in Germania. Orsolini è il primo italiano in stagione nel nostro campionato per gol fatti e mai era accaduto prima d'ora che dopo trenta giornate ce ne fosse solo uno. Non solo, è il più prolifico perfino se si considerano i top 5 campionati europei.
Con la Juventus a sole due lunghezze, il Bologna di certo non si incaponisce, ma ora crede sia alla portata. Proprio la Juventus che prese il classe ‘97 dall’Ascoli per poi girarlo in prestito fino all'acquisto del Bologna per 13,5 milioni più il cartellino di Frabotta in cambio. Sarri - all'ora allenatore della Juve - nella stagione 2019-20 lo avrebbe rivoluto, ma la trattativa non fu effettivamente mai avviata. Al Bologna gli manca una sola cosa: la fascia da capitano. Statene certi che se continua così prima o poi arriverà.
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