Sacchi: "Italiano è uno stratega, in Italia c'è bisogno di gente come lui"
Le parole dell'ex ct della Nazionale sul trasferimento a Bologna del tecnico siciliano
Mentre è arrivata la firma di Thiago Motta alla Juventus, il Bologna si prepara per il mercato che verrà anche su indicazioni del nuovo allenatore arrivato dalla Fiorentina, Vincenzo Italiano. Del tecnico di origini siciliane nato in Germania ne ha parlato l'ex ct della Nazionale Arrigo Sacchi, intervistato da La Gazzetta dello Sport. L'edizione odierna della Rosea ha dedicato una pagina all'intervista di Sacchi in cui gli è stato domandato cosa ne pensasse del “Ballo delle panchine”, ovvero dei nuovi allenatori di Lazio, Bologna e Fiorentina (Baroni, Italiano e Palladino). Ecco le parole di Arrigo Sacchi sul nuovo tecnico della società rossoblù.
Il “ballo delle panchine”
Italiano, Baroni e Palladino hanno fatto vedere buone cose. Nei loro nuovi incarichi leggo un apprezzamento per il lavoro svolto, se vogliamo, una promozione. Mi sembra di poter dire che questi tre si sono meritati il futuro.
Su Vincenzo Italiano
Italiano è un ragazzo che ha già accumulato una discreta esperienza. Lo seguo da diverse stagioni. Secondo me, è uno stratega, che cerca di dare un preciso stile di gioco alle sue squadre. E in Italia, lo ripeto spesso, abbiamo bisogno di una ventata di strateghi per far sì che il nostro calcio torni a essere come lo avevano pensato i padri fondatori, cioè uno sport offensivo e di squadra.
Le maggiori difficoltà che può incontrare a Bologna
Una su tutte: il confronto con il passato. Si misura con l'ombra di Thiago Motta che ha ottenuto risultati strepitosi e, soprattutto, ha conquistato una città intera attraverso il bel gioco. A Bologna, dove sanno che cos'è il divertimento, chiedono questo: che la squadra li stupisca. Italiano, che a Firenze ha fatto bene, è chiamato a un salto di qualità. Ma io credo che abbia le doti per potersi migliorare. Affrontando la Champions dovrà crescere, dovrà diventare ancora più stratega di quanto già non è. Nella più importante manifestazione europea non si fanno sconti.
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