Federico Ravaglia, nato e cresciuto sotto le Due Torri, si è raccontato in una lunga intervista a Il Resto del Carlino attraversando temi che variano dall'Europa al rapporto con la famiglia, dal passato del Bologna alla stagione in corso.

Di seguito riportiamo alcune delle sue parole sul tecnico rossoblu Vincenzo Italiano e sui compagni di squadra.

Su Vincenzo Italiano dopo Motta

“Dal primo giorno, il mister ci ha trasmesso la sua fame, ma soprattutto la grande emozione di guidare un club come il Bologna, di allenare noi: ci ha fatto sentire importanti. Ci ha ricordato che quello che avevamo fatto era storico, ma che ora si ripartiva da zero.”

Dove può arrivare il Bologna di oggi?

“Il gruppo c'è, abbiamo fame: possiamo andare a caccia dell'Europa anche quest'anno.”

Su come è cambiato passare dal calcio di Motta a quello attuale

“Come tutti i cambiamenti, c'è una fase di assestamento da attraversare, ma le cose buone ci sono e si vedono: la direzione è quella giusta, dobbiamo seguirla. Sento dire che facciamo un calcio più rischioso: non è vero. Ciò che facciamo è tutto ben calcolato. Esprimiamo un gioco più verticale, improntato alla finalizzazione, più aggressivo in fase di non possesso. Ma abbiamo difensori con le caratteristiche giuste per farlo.”

Thiago Motta
Thiago Motta (ph. Image Sport)
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