Al Dall'Ara, al termine della sedicesima giornata di Serie A che ha visto il successo del Bologna sulla Fiorentina (1-0 il risultato finale firmato dalla rete di Odgaard), è intervenuto Vincenzo Italiano. Il tecnico rossoblù ha parlato così ai microfoni della sala stampa.

L'analisi del match da parte di Italiano

Innanzi tutto io, il mio staff, i miei ragazzi e la società ci uniamo al dolore di Raffaele, gli faccio le mie più sentite condoglianze per la perdita della mamma. Per quanto riguarda la partita penso che nel secondo tempo abbiamo accelerato grazie ad Odgaard e Ferguson e siamo riusciti ad essere più pericolosi costringendo la Fiorentina a difendersi. Sono contento perché sotto l'aspetto difensivo temevamo molto Gudmunson, Kean, Beltran e i loro esterni, invece li abbiamo limitati e abbiamo portato a casa una vittoria importante.

Sulle parole di Pradè: Italiano risponde indispettito al direttore sportivo viola 

Pradè? Il mio direttore ha esagerato. Nelle ultime vittorie ho sempre fatto così, non è una mancanza di rispetto nei confronti di nessuno. Non capisco il motivo di quello che ha detto, ma quando vorrà chiarire mi potrà chiamare. Lui ha visto una mancanza di rispetto che non c'è, mi dispiace anche solo che l'abbia pensato, ma dal momento che l'ha detto pubblicamente devo rispondergli anche io qui in sala stampa. Per me ha capito qualcosa di sbagliato. Ho esultato per la vittoria della mia squadra e poi sono corso negli spogliatoi. Ripeto: se avrà voglia di chiarire il mio numero ce l'ha.

Sulla crescita del Bologna

Credo che di crescita se ne stia vedendo tanta, anche di gente che ha avuto pochi minuti fin qui. Stiamo crescendo tutti e sta venendo fuori l'identità. Stiamo lavorando molto sotto l'aspetto difensivo e oggi penso che lo abbiamo fatto vedere. Loro sono pericolosissimi e sono una delle migliori squadre della Serie A. Noi abbiamo ancora margini di crescita individuale, penso a Dominguez e a Ferguson che sta mettendo sempre più minuti nelle gambe. Tra Champions e campionato stiamo crescendo molto. L'obiettivo di oggi era risucchiare qualche punto alle squadre davanti e ce l'abbiamo fatta.

Jens Odgaard
Jens Odgaard nel momento del gol alla Fiorentina (ph. Image Sport)

Sull'ingresso di Ferguson che ha cambiato volto alla partita

Sapevamo che poteva esserci una partita nel primo tempo e una nel secondo. Nella ripresa poteva cambiare l'inerzia ed è stato così. Lewis è venuto a legare il gioco e per noi è stato importantissimo, gli ho fatto i complimenti perché ci ha fatto vincere la partita. Lui è intelligente e sa giocare da centrocampista ma con una mentalità da attaccante. Oggi si è comportato da leader della squadra e ha fatto la differenza.

Sulle condizioni di Ndoye

Ha subito una mezza distorsione tra ginocchio e caviglia, aveva dolore, ma non ho maggiori notizie al momento. Aspettiamo gli esami strumentali.

Sulle difficoltà di inizio stagione

Difficoltà iniziali? Per me quando una squadra parte in ritiro ma la maggior parte dei giocatori arrivano ad agosto inoltrato e senza condizione, è normale che sia così. Sono convinto che tutte le squadre avrebbero avuto problemi al nostro posto. Ora piano piano stiamo crescendo in identità, consapevolezza e nel credere in quello che stiamo facendo. Chiunque va in campo l'identità resta la stessa.

Le parole di Italiano sulla Fiorentina

Nel primo tempo ho visto una gran bella Fiorentina. Ci sono pochi paragoni da poter fare perché 9/11esimi sono diversi rispetto a quelli che ho allenato io. La Fiorentina attuale ha giocatori forti, di cui un attaccante strepitoso come Kean. Ha grandi valori tecnici e umani, altrimenti non sarebbe riuscita ad inanellare 8 successi consecutivi. Il valore lo posso vedere da avversario, quelli che sono arrivati ora non li ho allenati ma da rivale posso dire che sono forti. Secondo me sarà protagonista di un campionato nelle zone alte di classifica. Nel primo tempo sono rimasto impressionato. Noi dobbiamo cercare di succhiare altri punti, siamo partiti in ritardo, ora dobbiamo spingere ancora forte con Torino e Verona. Dobbiamo continuare a non far scappare il gruppone davanti.

Sulla prestazione di Dominguez

Benji ha detto che in settimana mi sono comportato diversamente? Non so cosa ho fatto vedere ai ragazzi, ma giocavo contro il mio recente passato, contro dei ragazzi speciali che mi hanno regalato tre finali e qualche delusione che purtroppo rimarrà nei nostri ricordi, ed è chiaro che ci fosse molta emozione, tuttavia era una partita importante come tutte le altre. Benji dopo un periodo molto difficoltoso in cui è stato catapultato in un altro paese, in un'altra realtà, lontano da casa sua, ora sta iniziando a sorridere, legare con i compagni, capire quello che chiede l'allenatore. Si applica in fase difensiva, mentre tecnicamente si sta solo confermando perché lo abbiamo preso per questo motivo qua. Non deve mollare, ho sempre timore di questi giovani che dopo un cross fatto bene iniziano ad impettirsi. Ma lui ha la testa attaccata alle spalle e sono convinto che continuerà a spingere.

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