Bologna, Zirkzee: "Vincent Kompany mi ha fatto crescere. Il mio idolo era Ronaldinho. "
Le parole dell'attaccante olandese intervistato da Giampaolo Pazzini a "My Skills" su Dazn
Ancora nessun gol di testa
Non è che non sia in grado di farlo, è solo che…Non ne ho idea! E' vero, non sono mai stato un attaccante forte di testa, però mi hanno sempre detto che avrei dovuto migliorare quest'aspetto. La maggior parte dei gol li ho fatti in area, probabilmente devo stare lì più spesso.
Passato al Bayern Monaco
Mi è piaciuto molto essere al Bayern, ho imparato tantissimo: è il meglio del meglio. Sono felice di aver avuto la possibilità di trascorrere quel periodo lì, sarà sempre la mia squadra del cuore in Europa.
Anderlecht con Vincent Kompany
Penso di essere stato fortunato. Avevo un ottimo allenatore all'Anderlecht, Vincent Kompany. Mi dava spesso consigli spiegandomi cosa è difficile per un difensore, è un allenatore a cui piace spiegare le cose e parlavamo anche la stessa lingua quindi è stato tutto più facile. Mi ricordo quando mi ha chiamato al telefono per dirmi che dovevo diventare un giocatore vero e non solo un giovane talento e devo dire che questa cosa mi ha aperto gli occhi.
Thiago Motta
Penso che ciò che voglia unito alle mia abilità sia un'ottima combinazione. Per esempio, quando giocavo all'Anderlecht, ho giocato con Christian Kouamé, della Fiorentina: giocavamo in due davanti e io ero quello che tornava indietro. Quindi penso dia una buona combinazione.
Top 3 attaccanti olandesi
Sicuramente Berkgamp, Van Basten e… Kluivert o Van Persie. Ti direi Patrick Kluivert. Il mio idolo da piccolo era Ronaldinho, penso che lui sia il motivo per cui ho iniziato ad amare il calcio.
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