Fortitudo: il riepilogo di un'annata che potrebbe cambiare al 15 giugno
Diamo un'occhiata a quello che è stato e quello che potrebbe essere il destino della Fortitudo
Domenica 4 giugno, la Fortitudo perde per 49-69 in casa contro Cremona sancendo il termine della stagione, almeno in campo, perché nello sfondo del post gara 4 rimane viva la sfida fra le cordate intente a comprare la società e che avranno il compito di risollevare il blasone e continuare quel lavoro intravisto in un’annata particolare, un’annata a cui spesso son stati sottolineati i molti bassi seppur gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Arrivati ad una settimana da quel 15 giugno sventolato da Muratori e l'uscita dei nomi della nuova cordata, proviamo a ricostruire alcune tappe della stagione 2022/2023:
21 luglio: coach Luca Dalmonte torna sulla panchina della Effe, con gli auguri da parte società che vede nella sua figura “storica di fortitudinità” un valore aggiunto per un punto di partenza verso il futuro da costruire.
25 luglio: dopo le dimissioni di Pavani, formatosi il nuovo CDA, viene eletto Valentino di Pisa come nuovo presidente della Fortitudo, numero uno anche di Fedagromercati, FANEP e Vice di Ascom.
Mercato estivo, in poco più di un mese viene assemblata la squadra: il primo ad arrivare è Barbante dalla Stella Azzurra il 30 settembre, il 2 agosto segue Paci dall’Urania Milano, il 3 agosto Biordi da Trapani, il 4 arriva l’americano Steven Davis da Biella, il 5 agosto torna in maglia bianco-blu da Udine Nazzareno Italiano che già aveva vestito questa maglia per 3 stagioni, il 7 e 8 agosto arrivano rispettivamente da Scafati Cucci e da Bayreuth Thornton, con la conclusione di Panni da Ferrara il 7 settembre.
10 settembre: prima partita ufficiale in Supercoppa, la squadra non splende e strappa una vittoria sofferta contro Chiusi, ne perderne due nelle giornate seguenti ed esce dalla competizione.
2 ottobre: comincia il campionato, la Fortitudo si trova nel girone Rosso di A2 e alla prima è impegnata in trasferta contro Cento, sconfitta per 70-64. Il proseguo della stagione è un continuo di alti e bassi, si vocifera continuamente di uno spogliatoio spaccato e di malumori generali, ma società e allenatore prontamente smentiscono evidenziando l’obiettivo finale: non la promozione ma un piazzamento nella zona playoff.
17 gennaio: Flats Service diventa main sponsor della Fortitudo.
Paolo Paci l’11 gennaio è il primo a lasciare la squadra, non trovando posto nelle rotazioni e faticando ad ambientarsi nel gioco di Dalmonte, rescinde consensualmente con la società e si accasa a Rieti. Il 23 febbraio è il turno di Biordi che rescindendo a sua volta e firmando poi a Monopoli, lascia lo spazio per la firma del big man Francesco Candussi proveniente da Verona. L’ 1 marzo, visto l’emergenza infortuni per gli esterni, viene firmato Miha Vasl.
21 marzo: l’imprenditore e main sponsor Matteo Gentili si espone a TRC, creando un vero e proprio ciclone intorno alla società ed esponendosi pubblicamente come candidato all’acquisizione della squadra.
26 marzo: partita da dentro o ‘possibilmente’ fuori, al PalaDozza arriva Forlì già tranquilla del suo piazzamento ai vertici della classifica, contro una Fortitudo che è obbligata a vincere per avere la certezza matematica del raggiungimento dei playoff. La squadra di casa agguanta il 72-70, timbrando l’accesso al post season e il raggiungimento dell’obiettivo prefissato ad inizio anno.
2 aprile: dopo la conquista del sesto posto, bisogna affrontare un girone per ridefinire la gerarchia della squadre mescolate fra i due raggruppamenti della regular. La Effe si trova fra le squadre dal 4° al 6° posto, ma non esprime un buon basket e a causa di una serie negativa di 1 vittoria su 6, conclude all'ultima casella.
25 aprile: Marcus Thornton viene sospeso con effetto immediato dalla squadra, le motivazioni verranno rivelate qualche giorno dopo proprio da Coach Dalmonte che, in un’intervista, sottolinea come alcuni atteggiamenti del giocatore siano stati poco professionali. L’esterno americano dopo una lunga serie di prestazioni opache, si era dato per infortunato senza presentarsi poi alla seduta di controllo con lo staff medico.
9 maggio: vicini alla data dell’inizio del tabellone ad eliminazione, la società comunica inaspettatamente, prima la rescissione del contratto di Thornton e successivamente anche il sollevamento dell’incarico di coach Luca Dalmonte, affidando la squadra al vice Matteo Angori. L’evento è stato poi commentato dal presidente Di Pisa come una decisione collettiva per voler scommettere e dare una scossa alla squadra in vista della post-season, nel desiderio di puntare a qualcosa in più del semplice traguardo dei playoff. Forte di questo arriva anche un colpa di mercato da Treviso, Adrian Banks firma fino a conclusione della stagione.
14 maggio: iniziano i quarti, la serie è contro Cento e dopo una sconfitta in gara 1, Bologna infila tre vittorie consecutive che la promuovono alle semifinali contro Cremona.
23 maggio: con la stagione ancora nel vivo Gianluca Muratori, il numero uno del consorzio Fortitudo, interviene a ‘Sport Club’ comunicando che non solo Gentilini è in corsa per l’acquisizione del club, ma anche un’altra cordata di personaggi vicini al mondo Effe e bolognese.
28 maggio: Comincia la serie contro Cremona, presto la Vanoli si porta sul 2-0, i ragazzi in maglia bianco-blu evitano lo sweep vincendo gara 3, ma non riescono a ripetersi anche nella seconda in casa. Termina la stagione.
Infine, tornando ad oggi, Muratori in quel 23 maggio aveva dato una deadline per l’acquisto al 15 giugno, fra una settimana esatta, intanto sono anche stati svelati alcuni nomi dell’altra cordata, oltre quella di Gentilini, che sarebbe formata da Stefano Tedeschi, l’ex giocatore del Bologna Giorgio Bresciani e Manuel Perez presidente della CMP Global Basket di Granarolo. Il desiderio di cambiamento nella piazza è palpabile, perché come lo stesso Di Pisa aveva detto per l’esonero di Dalmonte, quando le cose non vanno bisogna cambiare gli uomini, e con una semifinale persa senza dare mai l’impressione di metterne due di fila, una squadra poco futuribile visto l’età a ridosso dei trenta e, soprattutto, la confusione mediatica con i vari errori comunicativi della società che non stanno esaltando le qualità per cui la Fortitudo è conosciuta nello spazio e nel tempo, una scintilla nata dal cambiamento potrebbe essere la cosa migliore, manca solo capire chi delle due avrà questo privilegio.