A lezione con Thiago Motta: "certi momenti passano via velocissimi"
L'allenatore si racconta nell'incontro organizzato dall'Aiac e dall'Alma Mater Studiorum
Come riportato dall'edizione odierna del Resto del Carlino, Thiago Motta si è raccontato davanti ad una platea di studenti di Scienze Motorie a Bologna, oltre che ad alcuni allenatori. L'incontro si è tenuto nell'aula Giorgio Prodi ed è stato organizzato dall'Aiac (Associazione italiana allenatori calcio) e dai padroni di casa dell'Alma Mater. L'intervento di Thiago Motta, durato circa 40 minuti, ha spaziato su vari argomenti, arrivando anche alla sfida contro l'Atalanta.
La forza del gruppo
Ho un gruppo di ragazzi che hanno una grande predisposizione al lavoro e non è scontato. Sono padre anch'io e conosco le problematiche dei ragazzi di oggi. Il gruppo prima di tutto Vale per me nel rapporto con i componenti dello staff, come per i miei giocatori. lo mi confronto tanto con i miei collaboratori e quando c'è da prendere una decisione ascolto tutti. Poi ci può essere il giorno che sono un po' giù e una parola del collega aiuta. Vale anche per i miei giocatori: le relazioni all'interno del gruppo sono fondamentali. A Casteldebole ho trovato persone competenti che hanno reso tutto più facile.
La forza fisica di pari passo a quella mentale
Sono nato in Brasile e li la tecnica è fondamentale. Ma alla tecnica oggi va abbinata la parte fisica senza tralasciare l'aspetto mentale: i social impattano molto sulla vita di calciatori che spesso sono solo ragazzi di vent'anni.
Lo scontro Champions con l'Atalanta
Loro sono fortissimi e sanno come non farti giocare. Per questo sarà molto importante la fase relazionale, ovvero la massima partecipazione di
tutti i miei giocatori sul campo. Perché il calcio è uno sport collettivo, in campo bisogna guardarsi, parlarsi e muoversi come un gruppo. Anche quelli che sono lontani dal pallone.
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