Una Virtus disastrosa cade in casa contro Lubiana
Netta e meritata sconfitta che mette ulteriormente a repentaglio la possibilità di giocare in casa i turni eliminatori di Eurocup.
Il Cedevita Lubiana domina incontrastato alla Segafredo Arena e vince 86-74 contro una Virtus Bologna mai in partita. Le note negative in casa bianconera sono tante, dal pessimo approccio difensivo alla povertà di idee offensive. Troppo spesso Teodosic e compagni si affidano alle invenzioni di Shengelia, sicuramente uno dei migliori, diventando prevedibili. Lubiana ribalta anche la differenza canestri contro Bologna e compromette ulteriormente la classifica delle VuNere.
LA CRONACA
L’inizio è in salita per la Virtus che subisce canestri in serie per via di una difesa sul perimetro assai labile: Lubiana fugge (4-7) sospinta da Dragic e Omic. Alibegovic, sotto gli occhi di papà Teo in tribuna, pareggia 7-7. Entra Shengelia e il popolo Virtus lo accoglie con una boato. Il georgiano risponde subito con una tripla ma le cose non migliorano (12-17 al 6’) per via di un Pullen scatenato che segna 9 punti a fila e tiene gli sloveni in testa (24-21) dopo nove minuti. Weems fa il possibile in post basso ma è difesa e nel controllo del centrocampo (4 palle perse) che la Virtus non funziona. Golemac chiama un time-out e ordina di alzare ulteriormente il passo ai suoi. Lubiana tiene in difesa e corre, imponendo un ritmo frenetico alla partita. Al termine del primo quarto la cronaca registra un desolante punteggio per la Segafredo che, punita da Pullen (già 11 punti) e Blazic (7), ne subisce 31 in dieci minuti (24-31). Pullen è il giocatore da fermare e a inizio secondo quarto realizza i due liberi del +9 (24-33). Sampson muove l’attacco Gian Conero ma Pullen è ancora un cecchino dall’arco e la sua tripla del +10 mette ancora una volta in luce il pessimo atteggiamento difensivo dei ragazzi guidati da Diana. La fiducia comincia a mancare anche in attacco e Radovanovic e Ferrell ne approfittano per scrivere il +15. Diana chiama ancora time out ma è chiaro che la Segafredo non è ancora entrata in partita, trovando pochissime idee in fase offensiva e regalando praterie agli avversari. L’accenno di rimonta è firmato da Milos Teodosic, che legge bene gli spazi creati da Shengelia e Jaiteh e segna in penetrazione il 37-47. Hackett sbaglia tre triple consecutive non contestate e la Segafredo decide di battere la zona del pitturato con Jaiteh. Il lungo francese e Shengelia riducono ulteriormente il gap fino al 44-51 di fine primo tempo.
Il campione georgiano è protagonista anche in avvio di terzo quarto con l’appoggio del -5. Pajola commette in breve tempo il suo terzo e il suo quarto fallo, costringendo Hackett agli straordinari. Muric punisce due brutte rotazioni difensive bianconere e riporta Lubiana a +11 e Diana chiama l’ennesimo time out della sua partita. Hackett continua a collezionare errori al tiro, ma Lubiana non affonda il colpo e Sampson trova un importante gioco da tre per il nuovo -8 Virtus. Auguste risolve i problemi offensivi degli ospiti, trovando addirittura una tripla di tabella che riporta il Cedevita a +10 prima dell’ultimo quarto (58-68). Pullen si sblocca dopo la grande fiammata in avvio e la Segafredo non riesce a trovare la via del canestro nonostante conclusioni non contenstate. L’attacco bianconero si appiglia alla personalità di Shengelia e all’energia di Corinier, ma Blazic punisce ancora gli avversari dall’arco tenendoli a -11. Lo stesso esterno di Lubiana pasteggia su una Segafredo costantemente in ritardo