Negri: "Il calcio di Motta fa divertire. Barrow deve trovare una sua identità"
Le parole dell'ex attaccante rossoblù Marco Negri al Resto del Carlino
Marco Negri, ex attaccante rossoblù, ha rilasciato un'intervista al Resto del Carlino in cui analizza il reparto avanzato del Bologna in vista della prossima stagione.
Su Thiago Motta e Arnautovic: “Ho visto e apprezzato. Il ritiro però è la luna di miele in cui tutto fila per il verso giusto. Poi cominciano le partite vere e si capisce se i buoni propositi si traducono in realtà. Diciamo che tra i due questo può essere davvero un nuovo inizio. Però parliamoci chiaro: se il fatto che si siano scambiati apprezzamenti positivi diventa motivo di interesse pubblico e mediatico è perché qualcosa tra i due prima si era rotto”.
Su questo tipo di rapporti nel calcio: “Non è detto che i rapporti frizzanti o problematici, alla lunga non possano diventare costruttivi. Io credo che il patto tra Motta e Arnautovic sia: dimentichiamo quello che è successo e ripartiamo. Ed è la cosa giusta, perché avere un Arnautovic sano per il Bologna è decisivo. Se fossi in Thiago Motta cercherei di fargli capire che è un giocatore fondamentale e un punto di riferimento per il gruppo: Marko credo che abbia bisogno di questo”.
Sull'attesa di rinforzi dal mercato: “Lo capisco: il novantanove per cento degli allenatori in questa fase della stagione ragiona come lui. E non per capriccio ma per necessità tecnica: per esempio sapere di avere o meno un esterno dal piede invertito cambia tutta la fase offensiva. Normale che Motta oggi chieda certezze. Però c'è un comparto che si dedica solo al mercato e in quello bisogna porre fiducia. Poi non sempre arrivano le prime scelte e quest'anno è altamente probabile che tutto verrà fatto nelle ultime settimane. Vale per gran parte delle squadre di A”.
Su Orsolini e il suo infortunio: “E' molto limitante. Gli esterni nel calcio di Thiago sono ruoli chiave e devi averne quattro in organico, mentre ad oggi Orsolini non c'è”.
Su Barrow: “L'anno scorso Motta lo ha impiegato anche da centravanti, e nell'amichevole col Palermo da esterno di destra: è il segno che il ragazzo è ancora in cerca di una sua identità. C'è anche un aspetto caratteriale che incide sul suo rendimento: quando al Dall'Ara sbaglia uno stop e il pubblico mugugna invece di reagire tende a nascondersi. E questo non lo aiuta”.
Su Zirkzee: “Avere talento e colpi in questa Serie A è fondamentale e lui certamente li ha. E poi ha la fortuna di avere Motta, un martello che su di lui batterà dalla mattina alla sera”.
Sul calcio di Thiago Motta: “Di sicuro il Bologna di Thiago è una squadra per cui pagherei volentieri ogni volta il prezzo del biglietto. Ha una manovra spumeggiante che ti fa divertire e non ha mai proposte di gioco banali”.
Sui tanti tifosi a seguito della squadra in ritiro: “Non è una cosa da poco affrontare questa fase particolare della stagione con la tua gente che ti manifesta un grande affetto. Il rendimento di un calciatore è figlio di tante componenti, tra cui il sostegno dell'ambiente. Oggi al Bologna si respira davvero un bel clima”.
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