Belli e convincenti: l'analisi tattica di Bologna-Torino
I rossoblu prendono le misure nel primo tempo e poi superano il Torino con l'ennesima prova convincente
Riprende la marcia del Bologna che riscatta la sconfitta del Franchi di Firenze superando per 2-0 un sempre ostico Torino. Succede tutto nella ripresa con le reti di Fabbian e Zirkzee a domare la truppa di Ivan Juric e rilanciare le ambizioni europee dei felsinei. I rossoblu si confermano squadra concreta e sicura, capace di soffrire ma di non andare mai in confusione, anzi. La maturità che stanno raggiungendo i ragazzi di Thiago Motta è ormai sotto agli occhi di tutti e il Bologna non è più una semplice sorpresa, ma sempre più una realtà che si sta consolidando di settimana in settimana. Il quinto posto in condivisione con la Roma rappresenta la chiusura di un cerchio, nonché la dimostrazione più assoluta che questa formazione potrà togliersi ancora tante soddisfazioni strada facendo. Ora Zirkzee e compagni sono attesi da due trasferte sulla carta abbordabili ma comunque piene di insidie. Prima Lecce e poi Salerno, due piazze calde e campi sempre molto complicati ma con questo livello di consapevolezza raggiunto dai rossoblu siamo certi che si punterà a tornare a casa col bottino pieno per alimentare quelle ambizioni di classifica che stanno facendo sognare i tifosi.
LA PARTITA
Il primo tempo del Dall'Ara si gioca su ritmi discontinui e con qualche folata qua e là. Al gol annullato da Vlasic dopo l'intervento del VAR, è il Torino che, nel cuore dei primi 45 minuti, ha preso l'iniziativa sfruttando la maggior aggressività sulle seconde palle, mettendo in difficoltà il Bologna nelle transizioni lavorando forte uomo su uomo. In questi scenari, infatti, l'esito dei tanti duelli che si vengono a creare sul rettangolo verde fanno la differenza.
Come vediamo nell'IMMAGINE 1 di seguito, su una fase offensiva del Torino è infatti possibile notare gli accoppiamenti uomo su uomo in ogni zona del campo. Maggior aggressività, vittoria delle seconde palle e lavoro certosino sulle marcature preventive sono alcuni degli ingredienti principali che permettono, con questo assetto tattico, di prendere gradualmente in mano la partita.
Uno degli scenari che si è ripetuto varie volte durante la serata del Dall'Ara è stata la ricerca della profondità per Ndoye alle spalle di Ricardo Rodriguez. Una soluzione che non sempre ha dato i frutti sperati, specialmente nel primo tempo. Come vediamo nell'IMMAGINE 2, è molto importante notare in primis il movimento da 'attrattori' verso la linea di centrocampo di Ferguson e Aebischer: così facendo i due rossoblu hanno attirato la marcatura a uomo dei due calciatori avversari, permettendo a loro volta di liberare spazio in profondità per la velocità di Ndoye alle spalle di Rodriguez. Uno sviluppo potenzialmente molto interessante nel quale, però, il difensore del Torino è sempre stato molto attento nelle letture e nello scappare all'indietro coi tempi giusti.
SECONDO TEMPO
Nei primi minuti della ripresa, dopo un inizio di secondo tempo nuovamente piuttosto deciso da parte degli uomini di Ivan Juric, è il Bologna a sbloccare la partita e a metterla in discesa in prospettiva delle fasi successive. Molto interessante il primo sviluppo che ha portato poi alla marcatura di Fabbian. Come vediamo nell'IMMAGINE 3, con palla sulla sinistra a Calafiori è veramente insolito il movimento di Beukema ad andare ad agire come play in mezzo al campo e disordinare lo schema di marcature a uomo dei Granata. Uno scenario che dimostra la fluidità tattica del gioco di Thiago Motta, ma soprattutto la modernità dell'interpretazione da parte dei calciatori rossoblu, sempre più in grado di saper fare un po' tutto sul rettangolo verde.
Sempre Beukema è andato poi a imbucare per l'inserimento di Fabbian, con visione di gioco e tempi perfetti (IMMAGINE 4). Il giovane centrocampista del Bologna è stato molto bravo a fornire quella traccia di gioco scappando alle spalle del suo marcatore, raggiungendo la velocità di 33.68 km/h (la più alta di qualsiasi suo compagno di squadra) per poi anticipare tutti i giocatori avversari, portiere compreso, e depositare in rete un gol che ha fatto esplodere il Dall'Ara.
La rete del Bologna ha poi sgonfiato qualsiasi tipo di sortita offensiva del Torino che gradualmente è uscito dalla partita perdendo praticamente tutti i duelli in mezzo al campo e subendo l'entusiasmo dei padroni di casa. In particolare è stato il solito Zirkzee a venire fuori alla distanza, venendo costantemente cercato dai compagni in un ruolo più da trequartista che altro. L'olandese ha deliziato poi il pubblico con una serie di sterzate e giocate di alto spessore tecnico, chiudendo con la rete del definitivo 2-0. Come notiamo nell'IMMAGINE 5, il Torino era totalmente disunito e sfilacciato alla ricerca disperata del gol del pareggio. Lasciato in un 2 contro 1, Zirkzee è stato servito da Lykogiannis con un attacco diretto e si è poi potuto involare in solitaria verso la porta di Gemello. Movimento a rientrare e tiro sul primo palo per chiudere la pratica Torino. Quinta marcatura in campionato per l'ex Bayern Monaco ed ennesima prestazione da standing ovation.
I rossoblu hanno chiuso la partita con una distanza coperta di 113.887 km contro i 106.351 km del Torino: dimostrazione di quanto i giocatori del Bologna abbiano corso di più e meglio dei propri avversari, indirizzando la partita verso un successo veramente importante.
Credit photo: Wyscout
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