Scariolo: "In Supercoppa saremo senza Hackett, Teodosic, Abass, Shengelia e Jaiteh. La stagione sarà una maratona."
Le parole di coach Sergio Scariolo, rientrato a Bologna da qualche giorno dopo la vittoria di Eurobasket, per presentare la stagione della Virtus
Attesissimo nel primo pomeriggio a Casa Virtus dopo la vittoria di Eurobasket 2022 alla guida della nazionale spagnola, coach Sergio Scariolo ha voluto presentare la stagione che la sua Virtus Bologna dovrà affrontare, parlando di atteggiamento, difficoltà ed infortuni.
Queste sono state le sue parole: “Sarà una stagione diversa da quella dell’anno scorso, per le competizioni giocheremo e per il livello delle squadre che incontreremo. I nostri preparatori e medici dovranno darci indicazioni precise per non sovraccaricare alcuni giocatori, soprattutto i lunghi. Bisognerà avere pazienza, intelligenza e spirito di squadra: ci saranno delle difficoltà, soprattutto all’inizio e arriveranno sconfitte. Se vi dico Hackett, Teodosic, Abass, Shengelia, Jaiteh penserete vi stia dando un quintetto, invece vi sto comunicando chi non sarà disponibile in Supercoppa. Teodosic ha un problema all’anca, tipico di inizio stagione per lui; deve essere in condizione per giocare e noi, soprattutto con lui, non vogliamo rischiare. Per Abass è stato un duro colpo, ma lo vedo nel mood giusto per fare riabilitazione e tornare al meglio. In Eurolega le ultime squadre che entrano nei playoff tendenzialmente ci arrivano con il 50% di vittorie e il 50% di sconfitte. Io sono pronto, perché quando arrivi ad un certo punto della carriera e passano gli anni non ti fai prendere dal panico e non ti demoralizzi per qualche sconfitta. La testa dovrà funzionare sempre, soprattutto nei momenti difficili, perché in quelli facili sono bravi tutti. Finalmente possiamo iniziare una stagione con tutto il pubblico a palazzo ed i tifosi dovranno farsi sentire per spingerci in un inizio di stagione probabilmente non semplice. Questa stagione sarà come una maratona: giochiamo, di fatto, due campionati .Mercoledì dobbiamo fare del nostro meglio, con animo molto leggero. Quando si va in campo e si dà il massimo si è già vincitori. Mannion l’ho visto sano. Gli ho chiesto di continuare ad essere se stesso, migliorando gli aspetti dove lui sa che deve migliorare. Nessuno ha dubbi sul fatto che possa diventare uno dei playmaker migliori d'Italia o che, chissà, possa tornare in Nba; la sua sfida è quella del controllo della squadra, del controllo del pallone e della difesa.”