Nella vibrante cornice della ripartenza per la stagione sportiva 2024/2025, contrassegnata dall'approdo in Champions League, il Bologna ora si è trovato davanti ad una decisione cruciale: scegliere i calciatori che comporranno la sua squadra per affrontare le sfide della più prestigiosa competizione continentale per club. A mezzanotte di mercoledì 4 settembre, infatti, scadranno i termini per presentare all’Uefa i 25 nomi e la scelta richiederà un'attenta considerazione delle normative riguardanti la registrazione dei giocatori.

Le differenze tra la Lista Serie A e la Lista Uefa

Proprio come per la lista Serie A, anche in Europa il club dovrà assicurarsi di rispettare il limite massimo di 25 giocatori, di cui almeno 8 dovranno essere “calciatori formati in Italia” (quindi appartenenti al vivaio nazionale) e di questi otto almeno 4 dovranno essere formati nel club (ossia aver trascorso almeno tre anni con i rossoblù dalle età di 15 a 21 anni).

A questo si aggiunge una sostanziale differenza nel regolamento sui giovani: in Champions oltre all'elenco principale di 25 calciatori è possibile creare una Lista B. Questa è infinita e riguarda esclusivamente chi dal 15esimo anno d'età in poi ha avuto l'idoneità per giocare con il club per due anni consecutivi (quindi non sono considerati validi i prestiti perché devono essere due anni consecutivi da tesserato e presente nella rosa del club). In Serie A, invece, tutti gli Under 22 possono scendere in campo, indipendentemente dal loro passato nelle giovanili.

Dunque un compito non facile per Vincenzo Italiano che non ha potuto attingere granché dal proprio vivaio e ha dovuto tenere conto delle dinamiche di squadra, cercando un equilibrio tra esperti e giovani, soprattutto considerando anche le proprie esigenze tattiche. 

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