Motta: "Sconfitta che fa male, complimenti all'Udinese. Vertigini? Vi rispondo così"
Le parole del tecnico rossoblù al termine di Udinese-Bologna
Al Bluenergy Stadium di Udine, al termine della sconfitta del Bologna contro l'Udinese di Gabriele Cioffi, è intervenuto Thiago Motta. Il tecnico rossoblù ha parlato così ai microfoni della sala stampa.
L'analisi del match da parte di Thiago Motta
“Cosa non ha funzionato oggi? Sicuramente alcune cose non sono andate per il verso giusto perché abbiamo perso. Avevamo una porta d'entrata per fare male all'Udinese ma l'abbiamo sfruttata poco e tardi. Dopo l'1-0 è diventata ancora più difficile. È una sconfitta che fa male ma pensiamo a prepararci al meglio per la prossima partita”.
Sulla possibilità che il Bologna abbia sofferto di vertigini
“Complimenti all'Udinese, ha giocato come le conveniva. Noi dobbiamo digerire la sconfitta e continuare per la nostra strada. Non è posso colpevolizzare l'approccio mentale: abbiamo affrontato una buona squadra e noi dobbiamo continuare a lavorare con umiltà e coraggio. Oggi non ci ha girato nel verso giusto ma siamo mancati sul piano tecnico e su quello fisico, non solo sotto l'aspetto mentale. Non posso scindere le cose. Analizzeremo la partita e vedremo dove dover migliorare”.
Il commento di Motta sulla difesa a tre
“Volevamo avere un giocatore in più che potesse creare superiorità numerica a destra attirando la difesa dell'Udinese da una parte o dall'altra”.
Sul nervosismo finale
“Non ci siamo innervositi, perché siamo abituati ad alcune situazioni di campo come le perdite di tempo. Sono cose che conosciamo già. Dobbiamo solo mantenere la nostra idea di gioco e la strategia che prepariamo in settimana fino alla fine. È lì che dobbiamo migliorare. Sapevamo di affrontare una squadra che difende, si chiude e poi riparte in maniera feroce”.
Le parole di Motta sulla prestazione di Urbanski
“Oggi valutare la prestazione di un singolo non mi sembra il caso. Lui ha cercato di fare il meglio, come tutti gli altri, ma non è andata bene e si vede nel risultato finale”.
Sulla marcatura di Pereyra
“Dovevano salire i due centrali a turno per prenderlo perché non è un attaccante puro e gioca tra le linee. Per questo dovevamo rimanere compatti”.
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