Polemica social Sartori, Tomiysport e BFC Planet chiariscono la propria posizione
Dopo la polemica di ieri sulle presunte dichiarazioni di Sartori sul mercato, gli admin delle pagine Tomiysport e BFC Planet chiariscono il loro errore
L'equivoco del pomeriggio di ieri sul mercato del Bologna ha generato la vivace reazione di tifosi e addetti ai lavori.
Il riassunto di quanto è accaduto deve necessariamente partire da un post condiviso da 3 pagine Instagram (BFC Planet, Tomiysport e Cobrasartori) molto seguite: un presunto virgolettato di Giovanni Sartori, derivante da uno screen, sul futuro del calciomercato rossoblù.
La verifica della nostra redazione ha smentito la presenza di qualunque messaggio inviato direttamente dal dirigente rossoblù, che non è solito utilizzare alcun social network.
Due tra le pagine coinvolte, Tomiysport e BFC Planet, ci hanno contattato per spegnere le polemiche e per chiarire in esclusiva il dibattuto post Instagram, poi rimosso nel giro di un'ora.
Tomiysport e BFC Planet: “Da Sartori nessuna dichiarazione, si è trattato di errore grafico”
In quanto admin della pagina Tomiysport, insieme a BFC Planet avevamo la volontà di fare un post con un'indiscrezione di una nostra fonte.
Un rumors secondo il quale il Bologna avrebbe acquistato un difensore centrale e poi un centrocampista con un budget di 20 milioni, prima di concludere le operazioni in entrata.
A questo proposito, ci è stato chiesto di realizzare un post in collaborazione dalla pagina Cobrasartori.
Ma quando la grafica è uscita ci siamo accorti di un grave errore: la presenza delle virgolette.
Non si trattava, infatti, di alcuna dichiarazione diretta, come si poteva evincere dal testo del post, bensì di un'indiscrezione derivante da fonti diverse rispetto a quelle di Cobrasartori.
Rispetto a questa pagina, che nelle proprie stories ha millantato di essere in possesso di presunti screen, ci dichiariamo completamente estranei ai fatti
Le scuse alla società e ai followers
Ci teniamo a chiedere scusa alla società e ai nostri followers per quanto è successo.
Non era assolutamente nostra intenzione far passare alcuna dichiarazione della dirigenza, si è trattato di svista grafica e di una leggerezza.
Il nostro errore è stato quello di fidarci di una pagina che non conoscevamo e di non indagarne preventivamente le intenzioni
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