Mihajlovic: "Arnautovic ci sarà. Noi come l'Atalanta? Il Bologna non ha da invidiare niente a nessuno"
Le parole in conferenza stampa del tecnico rossoblù alla vigilia della partita di domani
Conferenza stampa pre partita del tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic che ha risposto alle domande dei giornalisti alla vigilia della trasferta di Torino, sponda granata:
"La rosa del Torino potrebbe essere anche superiore a quella del Bologna. Tolte le prime 7, ritengo che in ogni campionato possano esserci delle sorprese. La Fiorentina è la più attrezzata di tutte, l'abbiamo visto in prima persona anche la partita scorsa. Avevano ad esempio 3 centrocampisti in campo più altri 5 forti in panchina. Per la parte sinistra dico che ce la giocheremo con Sassuolo e Torino visto che siamo, più meno, sulla stessa linea a livello di rosa. Domani è una partita tosta, difficile contro una concorrente. Sono una formazione fisica, che gioca uomo a uomo. Ci sono squadre che dobbiamo ‘obbligare’ a far stare dietro di noi. Con la Fiorentina abbiamo fatto 3 errori e abbiamo preso 3 gol. Meno errori individuali facciamo e più possibilità abbiamo di vincere. Quando giochiamo contro squadre della nostra stessa portata dobbiamo ridurre al minimo gli errori.
Sulla partita con la Fiorentina: “Abbiamo perso 3 punti con la Fiorentina, ma non abbiamo perso la strada, quella che abbiamo trovato e che ci può portare al nostro obiettivo. I ragazzi hanno lavorato benissimo, dobbiamo continuare ad allenarci per certificare la nostra crescita. Ho fatto i complimenti a tutti i ragazzi per gli allenamenti della settimana, si vede che ci mettono sempre tanta intensità e vedere questo dopo una partita persa mi rende molto orgoglioso.”
Su Arnautovic: “Ieri si è allenato con noi, oggi farà uguale. Se starà bene giocherà, lui è convinto di farcela quindi le sensazioni sono positive. E' un giocatore che ci permette di attaccare con più soluzioni: protegge palla, fa salire la squadra, gli stessi compagni con lui in campo si sentono più forti. Penso che domani sarà disponibile, poi non so quanti minuti nelle gambe avrà. Santander? Sono scelte tecniche che faccio io, lui si allena e lavora sempre bene. Dipende dal tipo di partita. Non c'è niente di personale. Domani magari gioca lui e non Arnautovic. Centrocampo con pochi ricambi? Viola per domani sta bene. Potrebbe partire dall'inizio. Possiamo mettere anche Medel a centrocampo e un difensore dietro. Abbiamo tre soluzioni da decidere. Con l'allenamento di oggi deciderò."
Sull'intervista in settimana di Arnautovic riguardo ad un possibile percorso del Bologna simile a quello dell'Atalanta: “Non andrei a confrontarmi con l'Atalanta. Il Bologna è il Bologna. Noi stiamo facendo il nostro percorso, siamo sulla strada giusta. Abbiamo una società seria, dei giocatori bravi di nostra proprietà. Sappiamo che è un percorso lungo, ma pensare adesso cosa succederà tra 3-4 anni non lo possiamo sapere. Noi che lavoriamo in società stiamo facendo del nostro meglio. Poi a fine campionato vedremo quello che succede. I presupposti sono buoni, poi se arriveremo a livello dell'Atalanta non lo so, non abbiamo prefissato una data. Siamo concentrati sul presente e su quello che dobbiamo e possiamo fare ora. Poi bisogna anche dire che non dipende solo dalla parte tecnica, l'Atalanta ad esempio ha lo stadio di proprietà e noi ancora no. Futuro in rossoblù? Io ho un altro anno di contratto, magari posso stare 10 anni oppure mi mandano via tra 3 partite. Non posso sapere quanto rimarrò a Bologna, ma qui sto bene. Io parlo in generale e posso dire che la società sta lavorando molto bene. Noi non dobbiamo invidiare niente a nessuno. Il Bologna è una bellissima piazza. Coi suoi pregi e suoi difetti, come l'Atalanta. Anche la dirigenza sa dove vuole arrivare, poi ci vuole del tempo, ci sono degli step da seguire. La strada però è quella giusta."
Sull'esonero con il Torino post derby: “Se un allenatore viene cacciato dopo una sconfitta con la Juventus penso che verrebbero tutti esonerati. Anche Cairo ha ammesso di aver sbagliato, ma era più un problema tra me e lui su alcune scelte di mercato. A Torino sono stato bene, abbiamo giocato bene e penso che la gente, ma anche i giocatori, si siano divertiti. Quando sono andato via ricordo che sono venuti diversi giocatori per salutarmi. La vita dell'allenatore è questa, non possiamo fare progetti a lungo termine, è impensabile affermare di rimanere per 10 anni in una società. L'importante è avere la coscienza pulita e dare il massimo. Certe volte sono stato mandato via e altre sono voluto andare via.”
Chiosa sull'arresto di Ferrero, e non solo: “Sono molto dispiaciuto per Ferrero, gli sono molto vicino. Sicuramente cercherò di andarlo a trovare, se possibile. Lui con me è stato meraviglioso, questo non lo dimentico. Poi vediamo quello che succede. Per quel che riguarda Zaky quando torna in Italia l'abbiamo già invitato per venire allo stadio e all'allenamento. Bologna ha sempre fatto le cose per bene per risolvere questa cosa. L'importante è che sia uscito, poi quando tornerà lo inviteremo.”