È stato un weekend produttivo quello delle bolognesi, entrambe vittoriose in due gare che hanno un significato profondo che va al di là dei due punti conquistati per la classifica.

Aver fatto subito la voce grossa sin dalla palla a due questa volta ha poi generato una partita “tranquilla” per la Segafredo. Treviso è stata subito travolta dall'impeto e dall'efficacia sui due lati del campo della Virtus, che poi ha avuto l'abilità di non calare l'intensità e la concentrazione tenendo sempre a più che debita distanza gli avversari. Non c'è mai stato un singolo momento in cui la Nutribullet ha dato la sensazione di poter rientrare in partita e questo per ampi meriti virtussini. Una prova di forza di questa portata sui 40 minuti era fin qui mancata in campionato ed è importante che sia arrivata in una gara senza il faro Teodosic alla cui assenza stanno sopperendo tutti. In primis Pajola, che nelle ultime due partite ha smazzato 17 assist con qualche passaggio no look che chissà da chi ha copiato… Altra nota positiva della serata di sabato è che Scariolo ha potuto dare minuti a tutti senza forzare nessuno: in vista dell'intenso febbraio che attende le V Nere è un'altra buona notizia.

Con il fiatone, con grandi palpitazioni ma con grande merito la Fortitudo torna vittoriosa da una trasferta vittoriosa per la prima volta. A Napoli la Kigili, senza Feldeine e praticamente senza Groselle, viene presa per mano dal miglior Durham della stagione che segna, difende, coordina, insomma mostra una volta di più perché sia lui l'uomo chiave di questa stagione biancoblu. Il finale è di tensione perché Napoli le prova tutte, mette una tripla dopo l'altra e torna a farsi vedere negli specchietti ma la bravura della F sta nel mantenersi fredda e cinica senza farsi prendere dall'ansia. Una prestazione diversa da quella di mercoledì contro Sassari perché trovare continuità da una gara all'altra è, con tutta probabilità, molto complicato per questa squadra ma la reazione avuta ieri è incoraggiante. Spinta anche dal successo di Varese contro Venezia, la squadra di Martino ha giocato la partita che doveva giocare con determinazione e grinta: da questi due elementi non si può prescindere se si vuole raggiungere la salvezza.

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