Daniele Corazza: "Emozioni indelebili che mi porterò dietro tutta la vita"
Le parole di Daniele Corazza, ex dirigente rossoblù e padre dell'autore del gol contro il Cesena
Sono giorni di gioia per Daniele Corazza, ex responsabile del settore giovanile rossoblù e padre di Tommaso, il terzino classe 2004 che si è messo in mostra nel corso della preparazione estiva con la prima squadra di Thiago Motta, ma soprattutto nel primo turno di Coppa Italia con il gol al Cesena dopo meno di due minuti. Ecco le sue parole al Resto del Carlino.
Sulla serata di venerdì: “Ho vissuto una splendida favola, un'emozione incredibile Non sono più nel Bologna, ma il Bologna scorre e scorrerà sempre nelle mie vene. E in quello di Tommaso. Mio figlio è nato il 29 giugno del 2004, in quel periodo avevo iniziato la mia avventura nel settore giovanile del Bologna. Tommaso avrebbe iniziato la scuola calcio del club a 5 anni facendo tutta la trafila. Vederlo esordire in prima squadra e segnare… chi l'avrebbe mai detto, neppure nei sogni più belli”.
Sulle reazioni al gol: “Ho visto l'ingresso in campo da sotto, poi sono salito in tribuna per prendere posto tra allenatori e amici. Ho appena fatto in tempo a sedermi che sono saltato dal seggiolino per il gol. Vederlo andare sotto la curva, tutti che applaudivano e Tommaso che baciava lo stemma: che emozione. Ma soprattutto mi sono commosso, ho pianto. Il primo pensiero è andato ai miei genitori e alla mia famiglia. Mettetevi nei nostri panni. Noi siamo tifosi del Bologna. Gli idoli di Tommaso sono stati Marazzina, Di Vaio, Ramirez e Diamanti, anche perché da piccolo i primi anni giocava attaccante. Insomma, siamo bolognesi, siamo tifosi del Bologna, cresciuti nel Bologna”.
Sui festeggiamenti: “Siamo tornati a casa a piedi dopo la partita, come sempre, come tutte le volte che in questi anni siamo andati a vedere le partite. Anche perché abitiamo a 800 metri dal Dall'Ara. Quando si dice il destino… Abbiamo cenato insieme verso mezzanotte. Oggi (ieri, ndr) festeggeremo con un pranzo in famiglia, insieme a mia moglie Susanna e mia figlia Isabella”.
Sul passaggio al Sassuolo: “Dall'11 luglio lavoro per il settore giovanile neroverde. Dopo l'addio con il Bologna mi ha chiamato Francesco Palmieri ed è iniziata una nuova pagina professionale della mia vita”.
Sulle belle parole di Motta su Tommaso: “Fotografia corretta. Tutto quello che si è conquistato lo ha ottenuto con le proprie forze e con meriti propri, senza favoritismi. Basti pensare che è l'ultimo del suo gruppo a ottenere un contratto con il Bologna. Sono fiero di lui”.
Sul significato del gol: “Tante cose difficili da esprimere a parole. Anche che tante cose sono state seminate nel settore giovanile del Bologna, che è cresciuto tanto. La serata di venerdì è stata indimenticabile: il suo tiro, la corsa sotto la curva, Tommaso che bacia lo stemma del Bologna, la Bulgarelli, lo stadio in piedi che applaude e scandisce il suo nome sono emozioni indelebili che mi porterò dietro tutta la vita”.
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