Sul gioco più difensivo del Verona

“Contro Fiorentina e Juventus hanno adottato un blocco basso per poi ripartire. Prima venivano a prenderti alto, quasi in modo spropositato e lasciavano troppo l'uno contro uno: credo resteranno chiusi anche domenica, dato che il Bologna contro le squadre che stanno dietro fa più fatica. Anche perché i rossoblu recuperano palla alti e a volte trovi squadre che non giocano nemmeno o lanciando lungo: il Milan il gol al Dall'Ara lo ha trovato così, ma poi è stato disintegrato”.

Sarebbe bello giocare in questo Bologna, anche se c'è da correre?

“C'è da correre ma mi sarei divertito: anche con Andreazzoli all'Empoli c'era questa impostazione. Quando si corre in avanti è sempre bello e fai meno fatica, è diverso che correre all'indietro in uno contro uno a campo aperto. Poi dietro il Bologna ha un giocatore di cui non può fare a meno, Beukema: è concentrato, chiama la linea, accorcia sui centrocampisti, è un elemento di spessore. Ma mi colpiscono in diversi: Dominguez, Castro, Orsolini. Anche Pobega, a parte quei due rossi per troppa generosità.”

Sul ritrovo di Duda, come ci si comporta in questi casi?

“In settimana ci pensi, è inevitabile. Al ritorno io non lo calcolavo, se mi diceva qualcosa mi mettevo a ridere. Sperando di ridere anche di più a fine gara”.

Quattro anni a Bologna e a Verona, il derby del cuore

“Porto nel cuore tutti quegli anni: Verona e Bologna sono due piazze che mi hanno dato tanto e che ho amato per davvero. Quindi niente pronostici, ma una speranza: il Bologna in Europa e il Verona salvo a fine stagione.”

Lewis Ferguson e Riccardo Orsolini
Lewis Ferguson e Riccardo Orsolini (ph. bolognafc.it)

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