Partita bloccata e molto tattica ma alla fine l'ha sbloccata…Orsolini, tanto per cambiare. Non è stata la prima volta e non sarà neanche l'ultima. Il sette rossoblù si libera dalla marcatura di Gallo e ben imbeccato da Miranda, trafigge Falcone con un stacco di testa imperioso: Dall'Ara in visibilio.

Vittoria di importanza capitale per il Bologna, che raggiunge quota 15 punti, come nella gloriosa passata stagione.

Orsolini da favola: eguagliata una leggenda rossoblù

Riccardo Orsolini è sicuramente uno dei giocatori simbolo, se non il più rappresentativo per eccellenza. Il fatto che continua a battere record su record, ne è solamente la conferma. Quattro gol in campionato per il classe 1997, che scavalca anche Castro per reti realizzate fin qui in stagione.

Come se non bastasse, dopo aver eguagliato lo scorso turno di campionato Beppe Signori per gol in trasferta con la maglia degli emiliani (29), con la rete siglata ieri contro il Lecce agguanta un'altra leggenda rossoblù.

Riccardo Orsolini, Juan Miranda e John Lucumì
Riccardo Orsolini festeggia con Juan Miranda e John Lucumì la rete al Lecce (ph. Image Sport)

Infatti Orsolini è il primo giocatore del Bologna ad andare in doppia cifra di reti in tre distinti anni solari in Serie A da Marco Di Vaio (quattro tra il 2008 e il 2011). Il sette rossoblù ne ha fatti registrare 10 nel 2019 e nel 2024, ben 13 nel 2023. Ormai è quasi una sentenza, sempre più decisivo.

Certamente un onore per lui, visto e considerato l'affetto del popolo bolognese per Marco Di Vaio, icona con ben 66 reti e 15 assist in 148 presenze con la maglia rossoblù.

Orsolini: ecco l'ultimo step da fare

Per il Bologna è quasi impossibile rinunciare all'estro e alle giocate dell'esterno italiano. Ecco perché già da martedì molto passerà dalle sue invenzioni. I rossoblù sono ancora a secco di gol in Champions League, seppur avendo creato tanto in due trasferte quasi proibitive a Liverpool e Birmingham.

Per infrangere quel “fastidioso” zero nella casella dei gol fatti, servirà alzare il livello delle prestazioni. Perché se si vuole cercare il pelo nell'uovo, questo è forse uno dei pochi aspetti in cui deve crescere, ovvero incidere in partite anche fuori dal confine.

Tempo al tempo, martedì c'è il Monaco e il Dall'Ara auspica di cantare ancora una volta il suo nome a squarciagola.

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