Karlsson: "Europa obiettivo, sogno e possibilità. A Bologna cultura calcistica profonda"
Le parole di Jesper Karlsson in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport
Le parole di Jesper Karlsson in una lunga intervista rilasciata ai microfoni della Gazzetta dello Sport in vista del match di questa sera tra Milan e Bologna.
Karlsson come rinforzo di gennaio del Bologna
Me lo ha detto anche nei giorni scorsi Lollo: in queste settimane ho pensato molto a quando arriverà il momento del mio ritorno, al dare una mano alla squadra, a vincere la prima gara del 2024. A Bologna ho visto cultura calcistica profonda e forte. E passione. Spero di diventare una risorsa in più da qui a fine stagione, sì. Voglio giocare bel calcio per il Bologna, mi sento forte e pronto a mettere le mie qualità dentro la squadra. E sono felice di tornare. Il mio calcio è creatività. Che può creare problemi agli avversari. La maglia numero 10 l'ho scelta perché l'ha indossata qui anche Baggio: vestirla è responsabilità, orgoglio, rispetto.
Traversa contro il Cagliari all'esordio, se fosse entrata…
Beh, certamente mi avrebbe aiutato, avrebbe facilitato le cose, anche nell'ambientamento. Ma in questi giorni ho pensato che c'è tempo, mi ricapiterà e magari sarà gol. Dopo due mesi non vedo l'ora di giocare, di mostrarmi, di divertirmi giocando bene a calcio e tornare ai livelli visti in questa stagione.
Cosa significa Europa per il Bologna
Obiettivo, sogno e possibilità. Nel Bologna vedi bene lo spirito di tutti e si gioca un bel calcio.
Bologna, tra le migliori proposte di gioco in Italia
Miglior calcio non so ma da quel punto di vista siamo lì a livello alto, molto alto. Fra i top. Sappiamo cosa fare, sempre.
Merito di Thiago Motta
Lui è chiaro, sa cosa vuole in campo e lo fa capire bene. Quando insegna sa di cosa parla.
Ambientamento complicato in Serie A
Giocare in Serie A per me è anche una sfida. Una sfida non di tecnica, ma mentale, perché la parte tecnica del calcio italiano non mi ha mai spaventato, io mi sento uno che vuole competere, da sempre. Motta mi insegna i meccanismi, quando difendere o appoggiare, tutto quello che fa parte dei movimenti di squadra. Nella mia vita ho giocato anche seconda punta ma la zona migliore per me è partire da sinistra, cercando la porta.
I pensieri durante le cinque panchine di fila
This is football…
Nessuna intenzione di partire
Mai pensato di andar via. E' qui il mio focus, il posto in cui voglio migliorare, crescere, vincere.
Oggi ritroverà Ibrahimovic da dirigente
Io e lui abbiamo giocato insieme in Nazionale, lo conosco bene. Da piccolino guardavo i brasiliani come modelli, da Ronaldinho a Robinho o Neymar negli ultimi anni. Ma Zlatan è leggenda, ispirazione. Unico.
Zirkzee assomiglia a Ibrahimovic?
Qualcosa c'è, sì. La fisicità o anche il saper trasformare le situazioni difficili in semplici. Di certo è bello vederlo giocare…
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